La Mappa dei miei viaggi

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domenica 16 settembre 2007

BUDAPEST


PROLOGO

Prenotazione del volo tramite WizzAir.com a luglio, partenza 1° ottobre e ritorno il 6 con spesa di 0,01€ a tratta più tasse = 54 € in totale!

Il volo decisamente economico a settembre però è stato modificato dalla compagnia a causa della asfaltatura della pista di Orio al Serio, così abbiamo dovuto scegliere se spostare il volo al 4 oppure all’8 ma essendoci la possibilità di comprare per 8€ più tasse (totale 38,50 €) un volo il 6 con SkyEurope abbiamo optato per il rimborso del volo di ritorno che WizzAir puntualmente ci ha fatto.

Insomma un po’ di movimenti di prenotazione che non guastano mai in una vacanza. Sulla WizzAir posso dire che si sono comportati come ci si aspetta da una compagnia Low Cost, unica avvertenza che lo spostamento e la decisione di farsi rimborsare il viaggio è dovuta venire telefonicamente con loro operatori che parlavano solamente la lingua inglese, fatto che avrebbe potuto creare qualche difficoltà per chi non è prativo della lingua.

La scelta dell’alloggio si è posata sull’ostello Yellow Submarine, scelto perché vicino alla stazione di Nyugatt e quindi in centro. Non lo consiglierei particolarmente in quanto ci hanno alla fine dirottato su un appartamento in Margit Korut, dalla parte di Buda senza possibilità di scegliere.


SABATO 1° OTTOBRE 2004

Arriviamo a Budapest con 6 ore di ritardo causa problemi tecnici all’aereo in corrispondenza da Budapest, così ci rimane solo il tempo di fare una passeggiata nella centrale Vaci útca, di cenare al ristorante Fatal (Vaci útca, 6) dove ceniamo con una zuppa, 2 enormi secondi di carne e 2 birre medie per 6600 HUF e di ammirare i monumenti illuminati della città che si affacciano sulle rive dell’onnipresente Danubio.


DOMENICA 2 OTTOBRE

Mattino dedicato alla visita del Parlamento, gratis per i cittadini dell’Unione Europea, ma per il quale bisogna fare la fila per il biglietto e per prenotare la visita guidata in Italiano. (Consiglio vivamente di andare al mattino presto per evitare la lunga coda).

Prima di arrivarci siamo stati a vedere i palazzi “fine secolo” che si affacciano lungo la circonvallazione (Körút) in Szent István, il famoso palazzo della stazione di Nyugatt che ospita un Mc’ Donald in pure stile liberty e Szabadság tér, unica piazza della città dove rimane un monumento del periodo comunista.

Il parlamento, in stile neogotico su modello di quello inglese sulle rive del Tamigi, è immenso e la visita (di poche sale) è interessante soprattutto perché al suo interno è conservata la Corona di Santo Stefano, primo re convertito al cattolicesimo dell’Ungheria.

Al pomeriggio siamo saliti nella collina di Buda, nel quartiere medievale della fortezza, gironzolando per il dedalo di vie lastricate, visitando la Chiesa di Mattia (600 HUF) e i musei che sono ospitati nel palazzo reale (ingresso gratuito) e ammirando il panorama di Pest dall’alto del Bastione dei Pescatori.

Alla sera cena al ristorante Fèszek Vendèglö (Dob útca, 57) che consiglio in modo particolare, dove per 6.400 HUF abbiamo mangiato 2 secondi di carne + dessert + 2 birre in un’atmosfera molto particolare con tanto di pianista che suonava in una enorme sala da pranzo più simile a quella di un circolo ricreativo dell’era comunista che ad un moderno ristorante.


LUNEDI' 3 OTTOBRE

Al mattino abbiamo preso un treno dalla stazione di Nyugati per visitare la cittadina di Estergon al confine con la Slovacchia (512 Huf). Il tragitto dura 1ora e 30 minuti e dalla stazione per 120 HUF con un bus si raggiunge la splendida Basilica che domina la cittadina.

La Basilica vale la pena di essere vista, così come il tesoro (250 HUF) e la cupola dove il panorama della campagna dell'ansa del danubio e della città ripaga certamente la fatica della salita, da evitare per chi soffre di vertigini e claustrofobia.

Rientrati nel primo pomeriggio a Budapest abbiamo fatto un giro per il centro, visitando la chiesa di Santo Stefano, Roosvelter tér, il lungodanubio, fino ad arrivare a Vörosmarty Tér dove ci siamo concessi una pausa con tè e Dobostorte al famoso caffè Gerbeaud.

Cena da Pozsonyi Kisvendéglö, vicino all'isola Margherita, dove si mangia veramente bene e a prezzi contenuti (2 secondi + 2 birre 2700 Huf) anche se non si può certo dire che il locale sia famoso per la simpatia dei camerieri!!


MARTEDI' 4 OTTOBRE

Dedichiamo la mattina a visitare il quartiere di Viziváros situato nella parti di Buda lungo il fiume.

Bella la chiesa di S.Anna, quella dei capuccini e il panorama di Pest visto da questa sponda.

Arrivati all'Hotel Gellért abbiamo pagato l'ingresso per le terme (3000 Huf di cui poi ce ne hanno scontati 600 Huf all'uscita): bellissimo!

Sembra di fare il bagno in un palazzo Liberty!!! Le terme sono separate tra uomini e donne, mentre la piscina e un vasca di idromassaggio è in comune.

Usciti abbiamo fatto un giro del mercato coperto dalla parte di Pest attraversando il ponte della Libertà (Szabadság hid) e visitato il museo nazionale (gratis) da vedere sia perché ripercorre interamente tutta la storia dell'Ungheria fino alla fine del comunismo, sia per come è impostato didatticamente nella disposizione delle varie sale.

Alla sera abbiamo cenato dentro l'Old Man Pub un luogo molto affollato anche per la presenza di un concerto Blues.


MERCOLEDI' 5 OTTOBRE

Al mattino dalla fermata del ponte Margherita abbiamo preso la HeV in direzione Szentendre, paesino molto grazioso sulle rive del Danubio, sede di una comunità religiosa Serbo-ortodossa, mentre al pomeriggio abbiamo ripercorso la Andrássy út ammirando le facciate Neoclassice/Secessioniste fino alla Piazza degli Eroi (Hösok Tére), dove c'è la Galleria delle Belle Arti (Szépmüvésaeti Múzeum) (1650 Huf) sede di un'importante galleria di pittori classici, ma per nostra sfortuna, la parte più importante, quella della Scuola Italiana era chiusa per restauro!!

Come non rilassarsi ancora alle terme? Ed infatti ci siamo catalputati in quelle di Szécheyi Fürdo, nel parco municipale dove per 1700 Huf abbiamo goduto di 2 ore di relax tra le numerose vasche all'aperto e sauna: uno spettacolo!!

Alla sera abbiamo cenato da “Kavego Kotyog” abbastanza bene, con 2 secondi, e 2 birre per 7.200 Huf nella zona di Kálvin Tér.


GIOVEDI' 6 OTTOBRE

Mattinata dedicata alla visita della grande Sinagoga (1.000 Huf) comprensiva del museo e dell'albero del ricordo per gli eccidi del nazismo. Molto bella e ricca di decorazioni.

Il resto della giornata, in attesa della partenza della sera, lo abbiamo passato a visitare la chiesa dell'università e a gironzolare per l'ultima volta nel centro di Budapest.


CONCLUSIONI

Budapest val la pena di essere vista anche se a mio avviso si rivela in tutta la sua secondarietà rispetto alla “vera” capitale dell'impero Austro-ungarico, Vienna, essendo questo il periodo nel quale la città ha preso la sua attuale fisionomia.

Una Parigi dell'Est come tutti la definiscono per l'analogia con la Senna ed i suoi ponti, ma soprattutto una città pienamente Mitteleuropea, dove a distanza di 16 anni dalla fine del comunismo di questo non ne è rimasto veramente nulla.

Il costo della vita è lievemente sotto Milano, ma un di tanto anche se comunque decisamente alla nostra portata.

La vita notturne come molte altre città dell'Europa Centrale si svolge nei locali e poco in giro per la città pur con giornate come quelle da noi trovate che erano decisamente temperate.

Discorso a parte meritano le terme che sono magnifiche e andrebbero “vissute” ancora di più rispetto a quanto abbiamo potuto farlo noi.

sabato 15 settembre 2007

EGITTO



PROLOGO

Partenza per l’Egitto: come? Beh, sono solo e quindi decido di optare per “Viaggi Avventure nel Mondo”, l’organizzazione che gestisce viaggi in gruppo tra chi ha voglia di viaggiare in modo “alternativo” rispetto agli altri Tour Operators.
Di solito sono abituato a costruirmi le vacanze per conto mio e mi sembra un po’ strano dovermi affidare ad altri nell’organizzazione del viaggio.
Ma a due settimane dalla partenza VdM mi avverte che la vacanza non si fa più perché non c’è il numero minimo previsto di partecipanti.
Che fare? Rinunciare? Neppure per sogno … grazie infatti ad una mia compagnia dei tempi dell’università, Mirella, in tempo record ci organizziamo, muniti di Lonely Planet e di un volo per il Cairo, la nostra avventura.


SABATO 2 APRILE 2005

Partenza con volo Egyptair alle 16.20 da Malpensa pagato 430 € tramite CTS tasse incluse.
Arriviamo al Cairo alle ore 19.40 con ben 25 minuti di anticipo. E via di corsa a comprare il visto (12,5 €), incollarlo sul biglietto per l’entrata nel paese che ci hanno fornito sull’aereo, recuperare i bagagli e, dopo aver cambiato le nostre prime lire egiziane, usciamo fuori ad assaporare la prima brezza della città.
Evitando a fatica i tassisti, prendiamo l’autobus 356 per il Cairo (2 EGP) che ci ferma nella piazza della stazione ferroviaria e da li a piedi ci dirigiamo verso la “Pensione Roma” unica prenotazione fatta dall’Italia.
L’impatto con la città è bellissimo anche se particolare; dalla discesa dall’autobus siamo assordati dal rumore della città e si fa fatica a trovare i nomi delle vie che per la maggior parte sono scritte solo in caratteri arabi.
La camera del nostro albergo è pulita e spaziosa e, anche se avevamo il bagno in comune, ci siamo trovati molto bene (69 EGP la doppia con prima colazione).
Alle 22 siamo già in strada ad assaggiare il primo panino locale di cui non capiamo neppure un ingrediente alla catena di fast food locale chiamata GAD e a passeggiare in mezzo ai cairoti.
L’atmosfera del Cairo è particolare, c’è un sacco di gente dappertutto, molta confusione e tutti suonano il clacson per strada: l’unica regola del traffico: quanto è difficile attraversare la strada!!

DOMENICA 3 APRILE

Di buon ora andiamo al museo egizio (40 EGP), veramente molto bello, come ci si immaginava, ma non ci va di spendere le ulteriori 70 EGP per vedere la stanza delle mummie reali che ci sembrano solo una cosa un po’ macabra e da turisti, mentre apprezziamo soprattutto i reperti trovati nella famosa tomba di Tuthankamon.
Nel pomeriggio facciamo la nostra prima contrattazione per prendere il Taxi per la “Cairo islamica”: spuntiamo 12 EGP, chissà se è tanto o poco….
Qua ci facciamo “ingabbiare” da una guida che ad “offerta” ci spiega in italiano la storia e l’architettura della moschea di “Al-Azhar”, bellissima e riccamente decorata, poi gironzoliamo per il mercato di Khan al-Khalili, pieno di bancarelle per turisti che apprezziamo soprattutto per le porte medievali.
Ci addentriamo sempre più nella parte islamica e ci sentiamo totalmente fuori luogo poiché non si vedono occidentali in giro e sembra che il mondo qui sia rimasto almeno 200 anni indietro a noi.
Da Khan al-Khalili andiamo a piedi verso la Cittadella (35 EGP), molto carina, soprattutto per il panorama della città vista da questa altura.
La solita contrattazione del taxi (15 EGP) ci riporta all’albergo non prima di una cena da GAD a base di pollo arrosto (40 EGP in due).
Alla sera andiamo a bere un tè in centro in un tipico caffè egiziano (Al-Andalus) e una birra nel bar dell’albergo Windsor famoso per essere stato il set di un film, e da noi apprezzato per il suo stile coloniale. Prima di essere un albergo infatti era un circolo ufficiale britannico all’epoca della dominazione di quel paese.

LUNEDI’ 4 APRILE

Alla mattina puntiamo la sveglia abbastanza presto per andare alle piramidi di Giza.
Andiamo a piedi fino al museo egizio dove secondo la LP dovrebbe esserci l’autobus 355/357, ma dopo un po’ di pellegrinaggio senza esito alla ricerca del punto preciso da dove avrebbe dovuto passare l’autobus visto che non esistono le fermate ma bisogna bloccarlo al volo mentre passa, ci facciamo scortare un po’ impauriti da un uomo che ci imbarca con lui prima su un bus (n.118) e poi visto che questi non arrivava direttamente alle piramidi, su un taxi collettivo, pagandoci addirittura tutti i biglietti!!
Nelle piramidi entriamo dall’ingresso della sfinge, (40 EGP), e lo spettacolo è realmente impressionante! Visitiamo a piedi il sito, non faceva caldo perché un bel venticello del deserto ci allietava e decidiamo di entrare anche in una delle tre piramidi principali, quella di Khefren (20 EGP): dopo due corridoi a dir poco claustrofobici giungiamo alla stanza del sarcofago. In verità non è nulla di speciale, ma ci è piaciuta l’emozione di essere dentro la piramide e sentirci come schiacciati da migliaia di tonnellate di pietra sopra di noi.
Al ritorno riusciamo a prendere finalmente l’autobus giusto per il centro (2 EGP) e siamo pronti per visitare con la metropolitana la “Cairo Copta”, quella antica di religione cristiana.
La zona ci sembra carina ma non eccezionale e si ha l’idea di essere in un’enclave greca in Egitto.
Alla sera decidiamo di mangiare in un ristorante tipico sull’isola di Zamaleck da “Abu as-Sid” dove visto che non avevamo prenotato siamo costretti a mangiare sul bancone ci consoliamo con antipasti, due secondi, di cui quello fatto con riso e pollo in salsa di noci veramente splendido, il tutto accompagnato da un buon vino egiziano per 182 EGP in due.
E’ per loro un prezzo elevatissimo soprattutto per l’alto costo del vino, ma il ristorante è di prima qualità e vale la spesa che comunque per noi occidentali rimane una spesa abbastanza bassa.

MARTEDI’ 5 APRILE

Contrattiamo tramite l’albergo un taxi a 120 EGP per andare a visitare Abu Sir (purtroppo chiuso) Saqquara e il museo di Menfi. Forse un po’ troppo, ma almeno non ci dobbiamo impegnare a cercarlo per le vie del Cairo.
Saqquara (35 EGP) vi è la prima grande costruzione di piramide eseguita da Zoser 4500 anni fa, la famosa piramide a gradoni. A nostro avviso questo luogo è ancora più grandioso della piana di Giza. I siti archeologici sono disseminati in un’area molto vasta e per muoverci ci viene molto comodo poter contare sul taxi sempre a nostra disposizione.
Visitiamo così oltre alla piramide a Gradoni, l’emiciclo dei filosofi fatto dai greci, la mastaba di TI che era un nobile dell’epoca e la bellissime tombe dei faraoni Akhethotep e Ptahhotep.
Da lì ci spostiamo al museo all’apero di Menfi (35 EGP) famoso per la grande scultura di Ramses II e per le altre opere esposte in un museo a cielo aperto, ma che secondo noi si sarebbe anche potuto evitare di visitare.
Alla sera ci imbarchiamo sul treno di lusso Cairo-Luxor (42 €). Il treno non è male soprattutto per il fatto di avere cabine da 2 posti. Durante il viaggio servono cena e prima colazione. Inoltre il biglietto vale fino ad Assuan se il viaggio viene effettuato entro i 3 giorni successivi previa richiesta alla biglietteria nel momento dell’emissione del biglietto.
Assolutamente fantastica la visione notturna del Nilo che scorre parallelamente al treno.

MERCOLEDI’ 6 APRILE

Alle 4.30 ci vengono a svegliare e ci servono la colazione prima dell’arrivo alle 5,10 a Luxor.
Prendiamo un albergo vicino alla stazione per essere comodi il giorno della ripartenza per Assuan, il New Radwan Hotel dove per 80 EGP a camera doppia con colazione abbiamo una bella camera con bagno, aria condizionata e l’hotel ha anche una bella piscina.
Giusto il tempo di farci una doccia e siamo di nuovo in marcia verso il Nilo che attraversiamo prendendo un traghetto (1 EGP).
Sulla sponta occidentale contrattiamo per 85 EGP un taxi che ci accompagnerà alla visita dei siti archeologici.
Qua da vedere c’è solo l’imbarazzo della scelta e alla fine optiamo per un’immancabile visita alla Valle dei Re (40 EGP) dove bisognando entrate solo in 3 tombe abbiamo visitato quelle di Siptah, quella di Ramses VI e quella di Ramses I per avere un’idea di tre stili differenti tra loro. D’accordo con il nostro amico tassista ci facciamo riprendere dopo la visita del tempio Deir-al-Bahri (meglio conosciuto come tempio della regina Hatshepsut) (21 EGP) raggiungibile con una bella ma faticosa escursione di 45 minuti circa in un paesaggio lunare mozzafiato.
Dal tempio ci siamo spostati a visitare le tombe dei nobili (20 EGP) difficili da trovare perché nascoste tra le case di un villaggio e che abbiamo dovuto scoprire con l’aiuto de bambini che ci vengono incontro sperando di ottenere mance per il loro servizio.
A parte la difficoltà della ricerca, le tombe sono molto interessanti perché ci descrivono la vita di corte dell’epoca i loro affreschi e per questo motivo molto diversi da quelli dei Re che invece hanno tematiche più rituali-religiose.
Anche qui dovendo scegliere optiamo per quelle di Ramosse e Userhet.
Stanchi accaldati ma felici ci dirigiamo verso l’ultimo tempio che desideriamo visitare nella sponta occidentale, quello di Medinat Habu (35 EGP) costruito in prevalenza da Ramses III.
Il tempio ci ha impressionato per la grandezza e per la ricchezza dei bassorilievi, celebranti le vittorie di uno degli ultimi grandi faraoni.
Al ritorno verso il traghetto ci fermiamo per la classica foto ai Colossi di Mennone prima di ritrasbordare verso la sponta orientale di Luxor.
Adesso la temperatura è veramente micidiale per andare in giro e ci rintaniamo nel nostro bell’albergo con aria condizionata per un meritato riposino.
Alle 17 con una temperatura più accettabile andiamo a visitare il tempio di Luxor (35 EGP) e restiamo all’interno del complesso aspettando l’imbrunire per assistere allo spettacolo delle mure e delle colonne che attraverso le luci si illuminano e sembrano prendere nuova vita per noi: che bello passeggiare lungo il Nilo con le feluche da una parte e il tempio illuminato dall’altra!!!
Cena egiziana a Buffet nell’albergo non male, (65 EGP in due) prendendo acqua, birra e mangiando tutto quello che vogliamo (soprattutto l’ottima zuppa egiziana!).

GIOVEDI’ 7 APRILE

Sveglia ore 6 e partenza per Edfu per visitare il tempio di Horo, costruito in epoca tolemaica e molto interessante perché è uno dei meglio conservati.
Per arrivarci usiamo l’autobus pubblico delle 7,15 da Luxor ( 10 EGP solo andata). Siamo in pochi e oltre a noi gli unici occidentali sono 2 ragazze neozelandesi. A noi 4 ci mettono in fondo all’autobus e ogni volta che passiamo uno dei tanti posti di blocco della polizia ci fanno chiudere le tende del finestrino.
Dopo 2 ore e una sosta di 15 minuti a Esna arriviamo vicino alla stazione del treno, sulla riva orientale a circa due chilometri dal tempio e dal centro della città, il che ci fa capire che sarebbe stato meglio prendere il treno…
Qui un militare gentile ci spiega che l’unico mezzo per arrivare al tempio è noleggiare un pick up cosa che faremo contrattandolo per 4 EGP all’andata e 5 EGP al ritorno.
L’esperienza di farsi trasportare da questi buffi mezzi di trasporto è molto bella, così come il tempio.
Questi ci appare un mondo a parte, unico posto nei dintorni dove si vedono turisti.
Al ritorno l’autobus è alle 14 per Luxor così come ci ha comunicato il controllore dei biglietti all’andata e qua inizia il bello… in anticipo sull’orario andiamo alla fermata dove ci abborda il proprietario del bar che invitandoci a bere qualcosa ci dice che l’autobus passerà alle 17!! Siamo disperati!!! Nel più isolato deserto riusciremo mai a tornare a casa? Per fortuna alle 14,30 passa l’autobus, mentre eravamo un po’ “imprigionati” nel giardino del bar, ma il controllore riconoscendoci fa fermare lo stesso il mezzo e ci viene a salvare mentre il proprietario del bar continuava ad insistere che quello non era il mezzo per Luxor! Infame!
Alla sera finalmente a Luxor decidiamo di mangiare lungo il Nilo nella zona dei grandi alberghi per vedere se si incontra un po’ di gente… ed infatti in pratica siamo soli in un bel ristorante dove per (80 EGP) mangiamo due grigliate miste di carne, birra e acqua.
Per il ritorno a casa ci adeguiamo alle usanze locali e prendiamo il Taxi Collettivo.
Il Taxi Collettivo non è altro che un pulmino modello Volkswagen che gira tutto il giorno (ce ne saranno centinaia in tutte le città che abbiamo visitato) tra Karnak e Luxor e costano 1 EGP a persona (anche se secondo noi i “locali” davano addirittura di meno) e sono bellissimi perché li fermi per strada e la gente continua a salire e scendere senza che venga mai chiusa la porta.

VENERDI’ 8 APRILE

Oggi ci meritiamo una sveglia alle ore 8! Con calma prendiamo l’ormai familiare Taxi Collettivo per Karnak dove andiamo a visitare il tempio più grande dell’Egitto.
Il sito è veramente impressionante e sembra non finire mai. Cerchiamo di immaginare come doveva essere quando era addirittura collegato da una parte con una viale di sfingi al tempio di Luxor distante 3 Km, dall’altra con un viale di sfingi dalla testa a forma di arieti al Nilo. Ora questi due viali purtroppo solo in alcuni tratti sono ancora visibili.
Il caldo oggi si fa sentire ed è fondamentale è avere una bella scorta d’acqua. Al ritorno a Luxor gironzoliamo per la città e osserviamo il tramonto mentre numerose feluche solcano il fiume da una parte e dall’altra il tempio di Luxor inizia ad illuminarsi di colori magici.
Ceniamo all’elegante ristorante “Jamboree” dove assaggiamo 2 tipi diversi di Kebab, lo Shin Kebab, che sarebbero 2 spiedini e il Kebab Hala, che è una specie di spezzatino il tutto con un’insalata e riso di contorno (costo 60 EGP in 2), veramente tutto molto buono.

SABATO 9 APRILE

Sveglia alle 4,30 e via di corsa verso la Stazione per prendere il “nostro” treno delle 5,10 con arrivo ad Assuan alle ore 8,30.
Scesi ad Assuan ci siamo sistemati all’Hotel Hathor, un piccolo hotel senza pretese con camere con bagno e una piscina sul tetto dove si può godere un’ottima vita sul Nilo e sull’isola Elefantina. (55 EGP a doppia con colazione).
Decidiamo di approfittare subito della mattinata per visitare i villaggi Nubiani che sorgono sull’isola prendendo uno dei traghetti (1 EGP) che fanno da spola con la terraferma.
Qui dopo aver ammirato le colorate case fatte con il limo del Nilo, sostiamo per un tè in una casa nubiana, dove il capo del villaggio ce lo serve sul terrazzo mostrandoci coccodrilli vivi che ci offre come possibile cena, ed impagliati e ci invita addirittura per la prossima volta che saremmo tornati in Egitto nella sua casa di Sharm-el-Sheik! Lì per lì stentiamo a capire se siamo ospiti od ostaggi, ma forse è solo colpa della nostra poca fiducia nella generosità del genere umano…
Nel pomeriggio visitiamo il Museo Nubiano (35 EGP), uno dei musei più moderni che ci siano in Egitto ed interessante nel suo ripercorrere la storia della Nubia negli ultimi 6000 anni fino alla costruzione della diga di Assuan, che ne ha decretato per una parte il suo allagamento.
Cena su un battello-ristorante “Assuan Moon” ormeggiato lungo il Nilo, dove in un’atmosfera fantastica con tutta la barca arredata di tende e il Nilo con il suo lento scorrere intorno a noi abbiamo mangiato due ottime zuppe, un Kofta Kebab e un Daound Basha che sarebbero delle polpette ci carne cotte in un tipico tegame di argilla con una deliziosa salsa di pomodoro (43 EGP in due).

DOMENICA 10 APRILE 2005

Sveglia alle 3 di notte!!! Alle 3,30 prendiamo il pacchetto della colazione che non ci sembra il caso di fare visto che i nostri stomaci stanno decisamente ancora dormendo e scegliamo di bere un tè, visto che alla domanda tè o caffè del cameriere se si rispondeva caffè ti rispondevano “finito!!”… ma allora cosa lo chiedevano a fare??? Bah… mistero egiziano…
Con noi ci sono altri avventurieri e altri ne sarebbero seguiti e infilati nel nostro piccolo, scomodo, pulmino Toyota (45 EGP) che, dopo aver aspettato la creazione del “convoglio scortato” per Abu Simbel, ci ha portato alle 7,30 davanti al tempio dopo aver sfrecciato a tutta birra in un deserto che albeggiava regalandoci colori stupendi.
Il tempio di Abu Simbel ci ha fatto svegliare di colpo grazie alla maestosità e fare la nostra colazione al sacco davanti a tale spettacolo di fronte al lago Nasser è stata una gioia unica.
Dopo 2 ore a meravigliarci per quello che fino a questo momento ci è sembrato il più impressionante dei monumenti dell’antico Egitto e della moderna ingegneria che ne ha permesso il salvataggio a seguito della creazione del lago Nasser, ci reimbarchiamo sullo scomodo pulmino e torniamo ad Assuan per il pranzo che consumiamo nel caratteristico Souq (mercato) della città con banane e succo di canna da zucchero. Fa veramente caldo, ma per fortuna l’aria è molto secca.
Alla sera per vedere l’ultimo tempio in programma optiamo per la soluzione dello spettacolo “suoni e luci” (55 EGP), che, anche se un po’ commerciale, ci fa apprezzare il monumento sotto una veste diversa, fatta di continue luci che illuminavano il tempio facendolo un po’ rivivere come se fosse ancora lì ad adorare Iside la dea a cui era dedicato.
Per arrivarci affittiamo un taxi per l’intera serata (35 EGP) e dopo aver fatto i biglietti dovevamo trovare un traghetto per l’isola, che però non esiste! Infatti esistono solo dei barconi che affittano per intero e sono per almeno 20 persone. Ci sono dunque volute un po’ di contrattazioni e il fortunoso incontro con una coppia di svizzeri per ottenere l’intera barca per noi 4 a 40 EGP… ma ci rimane il dubbio… non potevano mettere un traghetto oppure aspettare più persone prima di partire, prendendo più soldi complessivamente anche se meno per singola persona trasportata?? Ennesimo mistero egiziano…
Alla fine dello spettacolo concludiamo la serata nel ristorantino “Panorama”, sul lungo Nilo dove per due secondi, due tisane e acqua abbiamo speso 37 EGP in due.

LUNEDI’ 11 APRILE 2005

Sveglia finalmente ad un orario più ragionevole, le 8 del mattino! Facciamo i bagagli e visto che all’ufficio informazioni turistiche ci hanno detto che l’unico treno per Luxor era alle 16,00 ce ne andiamo in giro a goderci con calma il Nilo a bordo di una feluca.
Stiamo quindi due ore a zonzo tra le magnifiche isolette di Assuan (35 EGP). Che pace e che bello il Nilo tra monumenti e mangrovie!
Tornati al souq, passiamo per la stazione alle 12,30 e per caso ci accorgiamo che alle 13,30 partiva un treno per Luxor… ma allora a cosa serve l’ufficio informazioni turistiche se non sa nulla????
In 10 minuti riusciamo ad afferrare un taxi, correre verso l’albergo a prendere gli zaini depositati in mattinata nella hall e salire sul treno!
Essendo però stranieri e ufficialmente non potendo salire su un treno non scortato da militari facciamo i biglietti direttamente dentro il vagone di IIa Classe con aria condizionata (19 EGP).
Il viaggio è stato veramente divertente in quanto continuava a passare un sacco di gente cercando di vendere qualsiasi cosa, dal tè caldo, alle noccioline ai fazzoletti; noi stoicamente abbiamo resistito a tutte le proposte di acquisto fino a quando non è passato “l’uomo delle banane” che ne vendeva un piccolo casco a 1 EGP… come non prenderne due sacchetti visto che non avevamo ancora pranzato??
A Luxor sostiamo al McDonald’s, sia perché abbiamo capito che è l’unico posto in Egitto con servizi igienici puliti sia per fare un pranzo-cena delle ore 17.
Alle 19 siamo dentro l’autobus della EGYPTIAN BUS (30 EGP) che ci porterà ad Hurgada ultimo tratto della nostra vacanza dove poterci abbronzare un po’ e vedere la Barriera Corallina.
Alle 00,30 siamo a destimanzione, precisamente ad Ad-Dahar, una delle tre parti che compone la città.
Non ci resta che trovare un resort dove andare… contrattando il taxi (20 EGP) entriamo alla fine in un villaggio chiamato “Alladin”, dove quando ci vedono arrivare stanchi, sporchi e con 2 zainoni ci hanno guardato come fossimo extra-terresti !!
Non riescono neppure a capire come siano potuti arrivare lì senza tour operator, ma alla fine un po’ forse per compassione, ci accordano l’entrata al villaggio per ben 92 € in 2 al giorno, con la formula “all inclusive”.

MARTEDI’ 12 APRILE / MERCOLEDI’ 13 APRILE

Che tristezza svegliarsi dentro un villaggio turistico! Mi sembra di essere un topo in gabbia con il mio bel braccialetto come un carcerato e tutta la gente che pensa solo a mangiare e dormire al sole!!
Come mi manca il mio vero Egitto!!
Mi manca talmente tanto che con la scusa di far i biglietti dell’autobus per il ritorno al Cairo scappo nel pomeriggio e torno in mezzo al vero Egitto e alle sue contraddizioni!
Hurgada è un posto turistico specialmente per villeggianti dell’Est Europa e della Russia, le spiagge non sono bellissime e la barriera corallina è stata notevolmente rovinata ed è presente ora soprattutto tra le isolette davanti alla costa; ormai non ci resta dunque che stare a riposo prima del grande rientro in Italia.
Purtroppo le spiagge sono state tutte “lottizzate” e privatizzate dai grandi villaggi turistici che hanno monopolizzato la costa, per cui questa rimane l’unica soluzione per fare un po’ di mare, chiedendoci come fanno i poveri egiziani a cui tali accessi sono negati.

GIOVEDI’ 14 APRILE

Finalmente usciamo dal nostro torpore! Ore 7, sveglia e colazione e siamo pronti per un’escursione alla barriera corallina delle isole Giftun (30 €). C’è vento forte e già si vedono i primi windsurf solcare le onde mentre visitiamo per l’intera giornata i siti di barriera corallina e le spiagge incantate delle isole.
La barriera corallina è veramente fantastica e anche se vento e acqua freddina cercano di farmi desistere, stoicamente indosso pinne e maschera e sono tra i coralli a guardare dei pesci coloratissimi come fossi dentro ad un immenso acquario.

VENERDI’ 15 APRILE

Ultimo giorno di relax prima del grande rientro! Abbiamo preso a mezzanotte un bus da Hurgada con la compagnia “SuperJet” 30 EGP per il Cairo dove siamo arrivati alle 5,30 e contrattando un solito Taxi per 20 EGP siamo ritornati all’aeroporto del Cairo sani e salvi, ma un po’ tristi per dover già lasciare questo paese.

CONCLUSIONI

L’Egitto è secondo me, un posto affascinante, con i suoi numerosi contrasti, le strade brulicanti di taxi strombazzanti e di gente che urla sempre qualsiasi cosa a chiunque incontri.
Le persone sono sempre molto gentili e disponibili, a volte con un secondo fine, a volte in modo veramente altruista. Hanno comunque tutti dimostrato una grande simpatia per noi italiani e una vera voglia di esserci d’aiuto.
Girare da soli ci ha permesso di scoprire molti degli aspetti, dei colori e dei profumi che rimarranno indelebili nella nostra memoria.
Il Nilo con il suo scorrere e i suoi colori è anch’esso un qualcosa di unico che merita di essere gustato a bordo di una silenziosa feluca.
Il costo della vita è molto basso per noi italiani e quindi si può girare anche con un budget limitato.
Noi non abbiamo mai avvertito alcun pericolo da parte di nessuno, neppure girando di notte per le strade, anche se l’enorme dispiegamento di forze militari e di polizia unito alla snervante creazione di convogli scortati e di posti di blocco se da una parte può tranquillizzare dall’altra ci ha fatto comprendere come quest’equilibrio possa essere davvero fragile.
Hurgada e il poter parlare con i turisti del villaggio “All inclusive”, infine, ci ha fatto capire una volta di più quanto quel tipo di vacanza a mio parere possa fuorviare l’idea dell’Egitto, dandone un’immagine molto negativa e non facendone apprezzare l’enorme fascino.
Unica nota negativa è l’insistenza degli egiziani nell’approccio con le donne europee che pur sempre limitandosi a battute o occhiate risulta senz’altro pesante per chi li deve subire in modo quasi costante per tutta la vacanza.






domenica 9 settembre 2007

AUSTRIA




PRIMO GIORNO - 5 MAGGIO 2004


Partenza da Milano ore 6,45 direzione Tarvisio-Graz-Vienna con arrivo a Vienna (880 Km) alle 15,30 e alloggio presso l’Hotel Pratestern (www.Hotelpratestern.at ) Mayergasse, 6 vicino alla fermata della U1 Nestroyplatz.

L’alloggio era modesto ma accettabile con camere molto spaziose a colazione sufficiente anche se non eccelsa. Costo della camera 59€ con bagno/doccia e prima colazione.

Serata in giro per il centro: Karntern Strasse, visita esterna del Duomo, passeggiata sul Graben dove c’è la colonna della peste e arrivo alla porta dell’Hofburg di S.Michele all’imburnire.

Per la cena comodo Big Tasty al Mc Donald’s…..


SECONDO GIORNO


Visita all’Hofburg esterno (con pioggerella) e alla SchatzKammer (8€ con audioguida) davvero impressionante per le corone e gli ori contenuti.

Pomeriggio visita ai due palazzi del Belvedere (7,5 €) dove vi è la Galleria Austriaca, la galleria di arte moderna che conserva tra gli altri numerosi dipinti di Klimt.

Serata a provare una vera cotoletta viennese allo “ScnitzelScmidt” Neubaugasse, 52 Metro U3 Neubaugasse. Fantastica, da prenderne una in due o da portare via gli avanzi come fanno tutti…


TERZO GIORNo


Sole! Visita allora allo Schonbrunn (10.5 € con audioguida il Gran Tour da 40 stanze), residenza degli Asburgo e soprattutto di Maria Teresa d’Austria, Cecco Bebbe e Sissi.

Visita dei giardini esterni fino alla Gloriette e dopo un bel pranzo al sacco ai giardini imperiali visita con tempo che si riannuvolava al Wagenburg (4,5 €) non particolarmente interessante ma alcuni pezzi sono troppo famosi per non darci un’occhiata dal vivo!

Pomeriggio in giro per il centro dell’Inner Stadt e visita della Cripta dei cappuccini per vedere che bei mausolei si sono fatti costruire quesi imperatori per facilitarne il trapasso all’aldilà….

Serata al mitico quartiere del Grinzing presso l’Heuringen (trattoria) “Reinsprecht” Colbenzlgasse, 22, dove con pochi Euro si beve il vino di loro produzione, si mangia un bel piatto di BurenWurst (Wurstel bolliti) con insalata di patate e perché no, un po’ di costine grigliate mentre la musica dei violini e chitarre e il vino fanno in loro effetto sugli avventori…..


QUARTO GIORNO


Lasciamo l’albergo e parcheggiamo la macchina in zona ONU-City perché al centro non si puo parcheggiare (Kurkzone) e via verso il centro al ammirare l’interno dello Stephansdom.

Visitalla KunstHistrischeMuseum (10 € con audioguida) , il Louvre di Vienna dove i quadri sono unici al mondo, anche se la bilancia pesa maggiormente dal lato fiammingo (Bruegel in testa!) che da quelle dei mastri italiani (beh pur non mancano di certo!).

Ultimo sguardo di Vienna posato sulla Karlskirche e sulle decorazioni delle stazione della metro fatte agli inizi del secolo dagli artisti del movimento della “secessione”.

Trasferimento a Salisburgo (300 km) dove alloggia da AmMoos, Moos Strasse, e cena da “Zum Wilder Mann” Getreidegasse 20 in centro per gustare un po’ di cucina Austriaca come si deve!




QUINTO GIORNO


E’ il giorno della pioggia e del gelido vento! Ci dirigiamo alla Fortezza Hohensalzburg, mio malgrado in Funicolare (5,6 € con entrata nella corte) perdendoci così un sacco di scorci caratteristici da gustare assieme alla fatica della scarpinata.

Entriamo a vedere come se la passavano i Signori della città, vale a dire gli Arcivescovi (3,60 € con audioguida) e capiamo dalle fin dai primi scalini dei bastioni che non dovevano lamentarsi della loro vita terrena…

Il panorama da quassù è a dir poco mozzafiato!

Tornati al centro visitiamo le chiese di Salisburgo il duomo, la Stiftskirche St Peter, la Franziskanerkirche e la Kollegienkirche begli esempi dell’architettura barocca germanica e dopo la vista delle case di Mozart (dove è nato e dove ha vissuto) eccoci a vedere i giardini del castello di Mirabell fatto costruire da un arcivescovo per la sua amante (eh si non stavano davvero male questi arciduchi!).

Ultima cena austriaca alla catena “WienerWald” senza lode e senza infamia (perché Wilder Mann era chiuso ??? )


SESTO GIORNO


Rientro verso l’Italia. Nel percorso del ritorno, sosta a Innsbruck in Tirolo (190 Km). Dopo aver parcheggiato al salatissimo parcheggio dell’Hauptbahnhof giro in centro nella zona pedonale della Altstadt dove la fa da padrone il tetto d’oro fatto costruire da Mssimiliano I per assistere agli spettacoli che i saltimbanchi tenevano nella piazza sottostante.

Pomeriggio visita alla Hofkirche (3€) dove c’è il sarcofago dell’illustre imperatore asburgico Massimilano I e partenza per l’Italia (490 Km).


martedì 4 settembre 2007

MADRID



7 OTTOBRE 2004

Partenza! E “Sempre peggio” partiamo, tutti all’aeroporto di Malpensa ore 8,00 del mattino. Trovarci causa qualche problema, ma alla fine siamo tutti dentro l’aereo delle 9,45 pronti per partire…. Ed ecco il primo inghippo: Radar fuori uso e ce ne restiamo dentro quella scatola di latta per tre ore buone….

Alle 17 arriviamo all’Hotel Perla Asturiana (www.perlaasturiana.com) dove paghiamo con lo sconto internet 53 € la tripla e 41 € la doppia in plaza Santa Cruz, esattamente nel centro di madrid. Per arrivarci prendiamo 3 linee della comoda, pulita e semivuota metropolitana di Madrid comprando un carnet di 10 corse per 5,30 €.

Le camere sono belle grandi ed anche i letti sono veramente comodi.

Dalle 18,00 alle 20,00 siamo andati a fare un giro per la città asburgica, la parte più antica del centro storico visitando P.za Mayor, Calle Toledo, la Chiesa di S.Isidro, P.za de la Villa e il municipio, ammirando le numerose calle (vie) che si intersecano in modo disarticolato, caratteristica di ogni borgo medievale.

Qui la vita scorre in modo più lento rispetto alla stressante Milano e l’appuntamento della combriccola per la cena è previsto alle 21,30, direzione Quartiere Sant’Anna alla ricerca di Tapas e Movida.

Dopo un primo aperitivo a base di ottima sangria, proviamo ad addentare le Tapas da “La Trucha” dove seduti a ristorante ordiniamo un mix di tutto e il cameriere inizia a servirci innumerevoli ottime razioni di piattini con verdure, carne e pesce da farci scoppiare fino al nostro “basta” presentandoci un conto di 13,70 € a persona: da tornare!

La notte la trascorriamo un una bella tavernetta con musica spagnola il “Cardamomo”, tra balli e movimenti spagnoleggianti.

8 OTTOBRE

Cominciamo ad affrontare uno dei tre mostri sacri di Madrid: “El Prado” la pinacoteca di quadri antichi tra le più famose del mondo. Il museo è enorme, anche se non è grande quanto il Louvre, e la collezione di quadri è di notevole valore: tra quelli che mi hanno più colpito decisamente i due quadri più famosi di Goya “la Maya Desnuda” e la “Maya Vestida”.

Per pranzo ci rilassiamo davanti al monumento di Alfondo XII, nel parco del “Buen Retiro”, mentre il pomeriggio lo dedichiamo a gironzolare nella zona davanti a Palazzo Reale, precisamente il P.za d’Oriente, visitando da lì la cattedrale di “N.S. de la Almudena” ultimata solamente nel 1992 e la basilica di “San Francesco il Grande” che ha una bella cupola affrescata e con un diametro di larghezza che è il 4° del mondo.

Concludiamo in bellezza facendo una scappata all’”Eremita di San Antonio de la Florida” Pantheon del Goya che qui ha affrescato la cappella creandone un autentico capolavoro.

A cena prendiamo l’abitudine spagnola di far tardi e ci presentiamo da “La Baracca” alle 22,30, dove per 35 € ceniamo con antipasti, Paella, vino, dolci. Il locale non ci ha entusiasmato molto, specie perché i camerieri risultano troppo invadenti e le paelle un po’ troppo poco condite per i nostri gusti!

La notte finsce alla ricerca di qualche localino da ballare, scelta che si rivela un po’ più ardua del previsto perché eravamo nel quartiere della Checua e molti locali erano riservati ad un pubblico omosessuale.

9 OTTOBRE

E’ la mattina del II° mostro: il “Thyssen”, ma questa volta per affrontarlo in modo corretto azzanniamo delle meravigliose paste da una tipica pasticceria che fa anche da bar in Plaza del Sol: la “Mallorquina” che a mio avviso è assolutamente fantastica.

Il museo mi è piaciuto sia per la disposizione dei quadri distribuiti su in un bel percorso cronologico che per la qualità di alcune opere esposte, come ad esempio “Giovanna Tornabuoni” del Ghirlandaio o “Morte di Giacinto” del Tiepolo, ma sono presenti anche molti interessanti quadri di arte moderna.

Pomeriggio dedicato prima alla visita di Palazzo Reale (8 €) dove abbiamo preso anche l’audioguida (2,30 € ) in italiano che decisamente vale la spesa.

Il palazzo è ben conservato è sembra ancora molto “vissuto” grazie alle sue sale “arredate”.

Prima di cena ho concluso la cisita del centro storico visitando il Monastero delle Reales Descalzes ( solo esternamente perché chiudeva alle 17,45…. ed aveva aperto solo alle 16 L !!!), la chiesa di S. Andrea (molto interessante nel suo stile barocco fatto di marmi rosa e neri), la torre Mudéjan di “San Pedro El Vejo” e la basilica di San Miguel con la sua facciata “arrotondata”.

La cena è stata una vera sorpresa: Tapas in un bar tipo “Sport” con tanto di partita di calcio Spagna-Belgio e avventori che commentavano in spagnolo ogni gol mancato come fanno anche i nostri connazionali quando guardano le partite al bar che a sentirli solo loro capiscono di calcio o non avrebbero sicuramente sbagliato il gol se fossero stati là davanti alla porta!

Il posto si chiama “El Zagal” – Trujillos, 7 e per mangiare un buon pasto a base di varie Raciones + sangria + dolce abbiamo speso 8,70 € e il padrone molto gentilmente ci ha pure offerto un’ottima grappa locale buon inizio alcolico per “reggere” la notte. Concludiamo la giornata scoprendo cosa vuol dire “Movida” di sabato sera in numerosi disco pub nei dintorni di Plaza del Sol fino alle 4 di notte!

10 OTTOBRE

Sveglia dopo poche ore (!) per scappare verso Toledo, non dopo una ormai classica puntata dalla “Mallorquina”.

Prendiamo l’autobus dalla stazione di “Mendez Alvaro” sulla linea 6 della Metro e pagando 4,00 € arriviamo in poco più di un’ora alla stazione degli autobus di Toledo. Da lì bisogna prendere un bus urbano (il N°5 – 0,80 €) per arrivare alla piazza Zocodover, nel centro di Toledo.

Per noi la città è stata una piacevole sorpresa perché si ha l’impressione di essere tornati al medioevo nella antica capitale spagnola. Bellissima per la posizione della città circondata per 3 lati dal fiume Tajo e per le sue opere artistiche dove emerge in modo considerevole l’imponente Cattedrale da visitare assolutamente (5,50 €) sia per il tesoro che per il bellissimo quadro di El Greco, l’”Espolio”, oltre che per la vastità del sue navate.

Ma tutto il dedalo di vie della città è da scoprire, con le sue componenti arabe, cristiane e ebree, splendidamente amalgamate fra loro, girando attorno all’Alcazar, al Museo di Santa Cruz alla casa di El Greco ed infine visitando il convento e la chiesa di “San Juan de los Reyos”.

Alla sera, tornati a Madrid, abbiamo mangiato Tapas da “Cruz Blanca” 12 €, che secondo noi è un posto normale, nulla di speciale. La notte è molto più tranquilla delle precedenti e Madrid ci dimostra che ogni tanto si prende un po’ di pausa nella Movida.

11OTTOBRE

Per l’ultima mattinata a Madrid, decido di visitare la terza pinacoteca più importante della città, il Reina Sofia che ospita una ricca collezione di quadri contemporanei spagnoli. La mostra mi è molto piaciuta soprattutto per la presenza di quadri di Dalì e per la presenza del quadro più famoso di Picasso, la “Guernica”, davvero impressionante, sia per le dimensioni di 7,5 mt X 3,5 mt sia in particolar modo per le sensazioni che si provano vedendo quello che unanimemente è considerato il quadro delle “vittime civili” di ogni conflitto bellico.

Vicino al museo, c’è anche la stazione dell’Atocha bella da visitare per il suo atrio che racchiude un giardino tropicale e per ricordare la strage dello scorso 11 marzo e le povere vittime che hanno perso la vita in quel terribile giorno.

L’ultimo pranzo ce lo siamo goduti sotto il sole di Plaza Mayor mangiando al “Museo del Jamon” impagabile relax e degna conclusione del nostro soggiorno Madrileno.

CONCLUSIONI

Madrid ci ha regalato 5 splendidi giorni appena sufficienti per visitarla , ma sicuramente non per viverla appieno. Il costo della vita è in genere più basso che nel nostro Paese e il ritmo della vita delle persone è decisamente molto più rilassato. I servizi pubblici sono efficientissimi e le gente in genere molto cordiale.

Un ringraziamento per le riuscita di questo mio “sogno nel cassetto” va davvero agli altri 6 partecipanti, ognuno con i suoi “ritmi di vita” e interessi hanno avuto un obiettivo comune: quello di godere della compagnia degli altri e allo stesso tempo non ne ha limitato la libertà.

Ancora grazie dalla vostra “Guida di Mutua”!!

lunedì 3 settembre 2007

CROAZIA




Quello che segue è l’itinerario di 17 giorni di vacanza in Croazia. E’ la seconda volta che andiamo in Croazia, la prima ci siamo concentrati sulla parte centrale del Paese (dall’isola di Pag a Omis) e alla visita dei parchi di Plitvice e Krka oltre all’isola di Rab nel Quarnaro.

Questa volta riprendiamo il viaggio da Omis fino a Cavtav per poi risalire attraverso le isole di Korcula e Hvar per finire con la visita dell’Istria.

Il mezzo utilizzato è stata la macchina e i traghetti per gli spostamenti sulle isole.

Il costo di 1.200€ in due persone. Tutti i pernottamenti sono stati fatti presso abitazioni private che si trovano a buon mercato nelle numerose agenzie di viaggio locali.

In media nella zona della Croazia Meridionale abbiamo speso per mangiare circa 20-22 €, ma mangiare a Dubrovnik è un po’ più costoso.

17 LUGLIO 2004

Partiamo alle 5,30 del mattino nella vana speranza di non trovare traffico, ma purtroppo ci sono 3 km di coda alla maledetta barriera di Venezia Mestre e all’attraversamento della città di Rjieka.

Decidiamo di provare la nuova Rjieka-Spalato che ormai è costruita eccetto qualche tratto in cui bisogna uscire per strade statali.

Arriviamo a Spalato alle 18.30 e decidiamo di trovare una soba (camera) per la notte.

Per la cena ci dirigiamo a Omis alla pizzeria-grill “Panorama” dove mangiamo gli ottimi Čevapčići con patatine fritte e due birre grandi a 94 Kuna (circa 13 €) in due.

18 LUGLIO 2004

Proseguiamo il nostro viaggio in direzione sud, e arrivati nei pressi di Ploce decidiamo di fare una deviazione a Mostar in Bosnia-Herzegovina per vedere da vicino gli orrori provocati dalla guerra.

La vita continua ma i palazzi sventrati sono la testimonianza del passato recente.

Torniamo in Croazia e superato il “corridoio” Bosniaco di Neum arriviamo a Cavtat dove trovaimo alloggio in una bella camera con satellite e frigo per 200 Kuna a Camera/giorno (circa 27 €)

Rispetto alla parte centro-nord della Croazia notiamo che le cene sono leggermente più care e presentano meno piatti tipici italiani come la Pizza o i primi.

19 LUGLIO 2004

Decidiamo di restare al mare a Cavtat in una bella baietta di ciottoli orlata dai pini marittimi. L’acqua è cristallina anche se fredda, ma ciò non ci impedisce di fare le prime nuotate “croate” e Cavtat merita la passeggiata pomeridiana per poi raggiungere Dubrovnik dove passiamo la serata.

Dubrovnik è come ce l’aspettavamo: semplicemente fantastica.

20 LUGLIO 2004

Un caldo infermale ha risvegliato la nostra giornata: ci prepariamo a visitare per benino la città di Dubrovnik.

Prima di arrivare a Dubrovnik troviamo un grande Ipermercato di nome Getrò dove si trova tutto come in Italia (agli stessi prezzi).

La Città vecchia (Starigrad) è magnifica con le sue fortificazioni e mura e con i tetti con le famose “tegole” rosse di due colori a causa di quelle sostituite dopo la guerra del 1991-1995.

A tal proposito a palazzo Sponza (dogana medievale della città) si trova una mostra fotografica commemorativa dei partigiani morti durante quest’ultima guerra.

Il pomeriggio lo passiamo rilassandoci nella spiaggia di Porta Ploce prima di affrontare le mura che chiudevano alle ore 19.

La passeggiata di circa 3 km di continui sali/scendi in pieno sole vale il sacrificio (costo 30 Kuna).

21 LUGLIO 2004

Dedichiamo quasi tutta la giornata al sole e al mare. Partiamo senza meta ripercorrendo la strada per Spalato. Poco dopo il paese di Trsteno troviamo all’improvviso una bella baia e subito ce ne innamoriamo.

Lasciamo la macchina sul ciglio della strada e ci rilassiamo in un’acqua veramente cristallina.

Alla sera visitiamo i paesi di Mali Ston e Ston dove percorriamo le impressionanti mura (gratuite) che rendevano la città inespugnabile dal lato “monte”.

22 LUGLIO 2004

Sveglia ore 7:00 per raggiungere l’isola di Lopud dal porto di Dubrovnik. Prendiamo un traghetto di linea che parte alla 9:30 ed è l’unico della mattina in partenza per l’arcipelago delle isole Elafiti.

Troviamo un parcheggio libero non lontano dal porto e fatti i biglietti (26 Kuna a testa) saliamo sul traghetto dove oltre a qualche turista che non si è fatto convincere al solito giro turistico delle isole con pesce incluso troviamo tante signore anziane probabilmente abitanti delle isole che aveno preso il traghetto delle 06:00 per andare a fare la spesa al mercato di Dubrovink ed quindi tornavano a casa per andare a cucinare.

Dopo la prima tappa sull’isola di Kolocep arriviamo finalmente a Lopud.

La spiaggia (di sabbia) è raggiungibile con ½ ora di cammino: è tranquilla, l’acqua è pulita e si passiamo finalmente una giornata di riposo e mare.

Alla sera pizza a Dubrovnik al Restauracja Konavoka (niente di speciale) e birra per 164 Kuna in due.

23 LUGLIO 2004

Partenza in direzione isola di Korcula! Attraversiamo perciò la bella penisola di Peljesac dove vediamo dalla strada delle belle calette che non possiamo raggiungere per mancanza di tempo.

Arrivati a Orebic dove volevamo restare un po’ al mare restiamo delusi in quanto la spiaggia è sporca come pure l’acqua ivi circostante per cui prendiamo il primo traghetto e sbarchiamo sull’isola.

Qui ci dirigiamo a Lombarda dove ci sono delle belle spiagge e scegliamo di trascorrere alcune ore a plaza Przina spiaggia sabbiosa molto mondana (parcheggio 10 Kuna). L’acqua è pulita e i pesciolini che ti girano intorno fanno di questa spiaggia un piccolo angolo di felicità.

Alle 19:00 ci decidiamo a cercare una camera che troviamo subito dopo il paese di Lombarda in direzione di Korcula alla pensione Adriatic (20 € a camera con uso del frigo in comune) e passiamo la serata a Korcula bellissima e tutta illuminata: una favola.

24 LUGLIO 2004

La bella giornata di sole ci spinge ad avventurarci lungo la strada alla ricerca della famosa baia di Pupnatska Luka.

Dall’alto della strada vederla è un autentico spettacolo di luci, sia per il mare che per la vegetazione circostante la baia.

La strada per scendere è da brivido, 5 km di autentico fuoristrada durante i quali avevo già dato per distrutta la mia povera auto, ma la spiaggia di ciottoli alla quale approdiamo ci ripaga ampliamente della sofferenza e rende la spiaggia maggiormente godibile visto che molti tutisti sono scoraggiati nell’affrontare la discesa scoscesa.

Alla sera ritiriamo a Korcula per visitare meglio la città di Marco Polo, le sue mura, gli edifici, le chiese veneziane.

Per cena andiamo da “Gostionica Hajduk” nella strada tra Lombarda e Korcula e finalmente anche in questa parte della Croazia la LP da il suo meglio!! E’ la nostra migliore cena fino a questo momento a prezzi decisamente contenuti; 2 secondi, 2 birre grandi e 2 crepes per 164 Kuna immersi nell’atmosfera di un bel giardino.

25 LUGLIO 2004

Giornata nuvolosa tendente al brutto:cosa c’è di meglio allora di spaparazzarci ancora nella spiaggia di Lombarda e replicare alla sera un’altra cena d a Gostionica Hajduk?

26 LUGLIO 2004

Fatti i bagagli ed un ultimo bagno sull’isola di Korcula salutiamo la città dal traghetto Jadrolinea in direzione Hvar, biglietto preso al momento al costo di 516 Kuna per 2 persone e una macchina.

Dopo 3 ore e 20 minuti giungiamo a Starigrad e decidiamo di trovare alloggio a Jelsa dove contrattando un pochino per 200 Kuna prendiamo al prezzo di una camera un intero appartamento per 5 persone…

27 LUGLIO 2004

Il tempo è variabile, ma decidiamo ugualmente di trascorrere buona parte della nostra giornata in una baia a nord di Starigrad

Il mare è calmo e quando arriviamo ci siamo solo noi e 2 barche ormeggiate: un piccolo paradiso, poi si aggiungono altre persone, ma il posto rimane incantato.

A tardo pomeriggio partiamo alla volta di Hvar città dove ci inoltriamo fino alla fortezza “spagnola” per ammirare da lassù un panorama mozzafiato grazie alle isole Paklenica che fanno da sfondo a questa piccola bellezza del mediterraneo.

Ottima la cena al porto al ristorante Bounty (agnello e scampi) 130 Kuna.

28 – 29 LUGLIO 2004

Ci svegliamo con un tempo variabile e con un freschino non consono alla stagione: ma non doveva essere questa la Madeira del mediterraneo?? Il tempo il giorno successivo peggiora ulteriormente dopo ave fatto una passeggiata per Jelsa e cenato a Starigrad al “Krka” dove ci consoliamo con una grigliata di pesce per 190 Kuna in due.

30 LUGLIO 2004

Ore 7:00 sveglia e partenza verso Sicuraj dove il traghetto ci riporta sulla terraferma a Drvenik per 92 Kuna due persone + veicolo.

Adesso ci dirigiamo verso l’ultima tappa del nostro viaggio: l’Istria. Il viaggio è lungo ma i lunghi tratti di autostrada fino a Senj ci fanno comunque risparmiare un po’ di tempo.

Da Senj a Rovino la strada diventa statale ma alla fine arriviamo a Rovino, dove dormiamo in un appartamentino per 30 € a camera.

Rovino è bellissima, arroccata attorno alla cattedrale di S. Eufemia assomiglia un po’ a molti paesini del Levante ligure.

Ceniamo benissimo per 100 Kuna al Kantion.

31 LUGLIO 2004

Trascorriamo la giornata all’isola rossa servita comodamente dai traghetti dell’albergo che sorge sull’isola.

Il mare è bellissimo pure qua e le spiagge anche se un po’ più affollate sono lo stesso tranquille.

01 AGOSTO 2004

E’ l’ultimo giorno della nostra vacanza. Abbandoniamo le spiagge per visitare la basilica di Porec, non per niente considerata patrimonio mondiale dell’umanità.

Porec è secondo noi meno carina della vicina Rovigno ma la sua cattedrale meritava sicuramente una visita.

Non paghi di ciò che abbiamo visto sconfiniamo in Slovenia per visitare le grotte di Postumia. Un autentico spettacolo a 8° di temperatura!

Il trenino e la passeggiata tra stalattiti e stalagmiti è un’esperienza unica.

Concludiamo la giornata con la visita del vicino castello di Erasmo, un castello fiabesco inserito nelle rocce calcaree.

Purtroppo ci accorgiamo che sono già le 18:00 e che è giunta l’ora del rientro a Milano….

Conclusioni

La Croazia ci rimarrà sempre nel cuore come un posto speciale dove cultura, pace e mare si fondono perfettamente tra loro. La gente con noi è stata cordiale e non nasconde il forte attaccamento alla Patria. Riteniamo il Paese adatto a tutti quelli che non cercano spiagge attrezzate tipo “Rimini” ma siano alla ricerca di posti incantatati e poco sfruttati dal turismo di massa per quanto in forte aumento di anno in anno.