VIAGGIO A NEW YORK
PROLOGO
La settimana a NY nasce come uno scherzo durante un volo per Madrid, prima diventa un'idea confusa, poi finalmente si trasforma in realtà!!!
Siamo in 4, anzi no in 3 perché durante lo scalo a Londra perdiamo un componente che decide di aver troppa paura per volare sull'oceano e ne perdiamo le tracce... ma questa è un'altra storia!
Quindi siamo in 3 anche se a dire il vero uno di noi arriverà il giorno dopo con l'accordo di vedersi là in centro (....ma dove è il centro di New York???) e tornerà indietro due giorni dopo di noi... ecco perché già dall'inizio ci sentiamo tutti un po' balordi!!!
Questi i dettagli operativi: volo preso su internet su www.travelprice.it compagnia BA via Londra per € 470; ostello a Chealsea “Chealsea International Hostel” per $ 29 in Camerata oppure doppia per 35 $ a persona, carino, centrale, comodo con i mezzi pubblici, ma non particolarmente pulito; bagagli con tanti vestiti per affrontare il gelido inverno di New York e ... partenza!!!
VENERDI’ 4 / SABATO 5 NOVEMBRE 2005
Arriviamo alle 23 ora locale del venerdì, ma non paghi del lungo viaggio e del jet lag esploriamo subito la zona del “Madison Square Garden” e la prima birreria che ci accoglie così: “Italiani.... Schillaci!!!” bah.. mi sa che il gestore era rimasto un po' indietro sul calcio italiano...
Al mattino dopo ci svegliamo già ok con il fuso e con tanta voglia di azzannare la “Grande Mela”.
Dopo un caffè in ostello, facciamo la vera colazione in una delle tante catene di alimentari sparse per la città con succo di frutta ed un panino con uova fritte e pancetta... uno spettacolo per il palato, ovviamente meno per il fegato.
Decidiamo di iniziare la nostra visita di New York dal “Metropolitan”, un must, una delle più belle collezioni mondiali di arte, un po' come il Louvre di Parigi dove si può girare per giorni e giorni. Per non perdere il filo, ammiriamo solo i quadri più famosi e il tempio egiziano che è stato trasportato qua per la creazione della diga di Assuan.(Il biglietto è ad offerta libera).
Il pomeriggio lo trascorriamo alla Pubblic Library dove facciamo anche la tessera per navigare in internet ed affinché ci rimanesse per ricordo, proseguiamo andando a vedere dall'esterno il brutto ma famosissimo palazzo dell'ONU e dopo essere entrati di frodo nella Hall del più bel grattacielo di New York, il Chrysler, ci concediamo una sosta dentro la Central Station con mangiata di originale pizza americana gigante farcitissima ed a buon mercato.
Per tornare a casa attraversiamo il bel parco Bryant dove, anche se la giornata è inaspettatamente calda per il periodo, c'è gente che si ostina a pattinare sul ghiaccio, anzi sull'acqua (n.d.r. … questi americani....).
Come non fare un giro serale a Time Square alla sera? E' bellissimo girare per l'intero isolato pieno di luci e persone, sembra che il giorno a NY non debba mai finire!
DOMENICA 6 NOVEMBRE
Siamo a NY in una settimana ricca di eventi ed il primo è la grande Maratona di NY.
Pur non facendola decidiamo di andare a festeggiare insieme ai partecipanti all'arrivo, ma prima ci dirigiamo ad Harlem per andare a sentire un cult: la messa Gospel!!
Arrivati nel quartiere nero più famoso del mondo, entriamo nella chiesa Metodista dove siamo gli unici 3 bianchi...
La messa è veramente uno spasso, tra cori gospel di altissimo livello canoro, omelie infuocate di prelati al limite dell'infarto e fedeli che cadevano come in trance urlando “God, God”, le due ore passano velocemente e durante lo scambio di un segno di pace vediamo persone attraversare tutta la chiesa per venire a salutare i 3 ospiti bianchi... decisamente un'esperienza indimenticabile.
All'uscita andiamo a Central Park per vedere l’arrivo della maratona e visitare il parco.
Durante la passeggiata incontriamo un sacco di partecipanti da tutto il mondo vestiti nelle maniere più assurde e ovviamente iniziamo a tifare per ogni italiano che incrociamo.
Central Park è enorme, sembra impossibile vedere quanto verde ci sia, quanti scoiattoli e soprattutto l'effetto dei grattacieli che all'improvviso spuntano tra le foglie degli alberi.
Vederlo tutto è davvero proibitivo e ci limitiamo a passare nei punti più famosi: alla fine riusciremo solo a percorrerne un terzo.
In serata iniziamo a sentire i primi effetti della stanchezza e gironzoliamo nel tranquillo isolato di Grennwich Village, in cerca di un buon Hamburger, cosa quest’ultima facilissima da trovare in uno dei tanti localini sparsi per la città e decisamente più genuini delle famose catene di fast food.
LUNEDI' 7 NOVEMBRE
Il giorno seguente ci dirigiamo verso la punta meridionale estrema di Manhattan a visitare Battery Park dove è collocata la Sfera, monumento suo malgrado alla fine delle Torri Gemelle, il museo della Storia Americana (gratis), Wall Street e Ground Zero. E' la zona forse più densa di NY e tra le più suggestive.
Da questa zona ci spostiamo nei tre quartieri detti degli emigranti, “Lower East Side”, “Little Italy” e “Chinatown” anche se l'impressione è proprio che quest'ultimo abbia invaso gli altri due completamente.
E' bello camminare per ore in questi quartieri anche se i miei compagni iniziano a sentire i morsi della fame (sono solo le 16 ora locale…) ed allora per farli stare buoni li porto a comprare un po’ di gallette tipiche ebraiche in una caratteristica panetteria ebrea. Rimaniamo incantati nel vedere la gente che passa e finalmente andiamo a mangiare un buon pranzo cinese in un posticino dove per pochi dollari ti danno tanto di quel mangiare da non riuscire a finirlo.
Ancora una volta il tempo ci riserva una giornata di sole limpido e temperature gradevoli anche se nella Lower Manhattan i grattacieli sono così attaccati e così alti da non far giungere il sole nelle strette strade tranne che nel momento in cui esso è allo zenith.
In serata riproviamo a bazzicare per Time Square e finiamo anche nella discoteca “China” dove dalla terrazza sul tetto possiamo ammirare le luci dei grattacieli del Rockfeller Center” che ci circondano... e per finire come si fa a dire di no ai venditori di Hot Dog (2$) che si trovano ad ogni angolo della strada?
MARTEDI' 8 NOVEMBRE
E' il giorno della rielezione del sindaco uscente Bloomberg, per la città ci sono numerosi volantini in diverse lingue che vengono distribuiti per sostenere i candidati e questo la dice lunga sulla cosmopoliticità della città.
Noi ci dirigiamo verso l'Intrepid Sea Museum (con 52 $ facciamo un City Pass che ci permetterà di visitare 6 attrazioni di NY) e ci immergiamo in quello che è un esempio di Patriottismo (fanatismo?) degli americani verso la loro nazione.
All'interno della portaerei infatti sono molte le scritte che inneggiamo allo spirito americano, compreso un filmato di 30 minuti sulla Storia della “gloriosa” portaerei assolutamente da non perdere.
Dopo il museo troviamo un ottimo ristorantino messicano dove con pochi dollari riuscimmo a sfamarci. Continuiamo la visita al Guggenheim Museum (C.P.), bellissimo, ottimo esempio di museo che non “stanca” il visitatore nella ricerca delle opere da vedere, ma lo lascia solo concentrarsi sull'arte. Si sale infatti fino all’ultimo piano dell’edificio e incamminandosi in una scala a spirale verso il piano terra si possono ammirare tutte le opere dell’esposizione.
Poi all'imbrunire eccoci sull'Empire State Building (C.P. incl. audioguida) dove NY ci appare nella sua migliore veste, dall'alto e tutta illuminata... uno spettacolo da godere solo con una visibilità ottima!!
Cena dalla famosa catena “Sbarro”, tipica catena di pizza made in U.S.A., non male, con 15 $ mangiamo pizza e un'immancabile birra americana.
Alla sera rientriamo a Time Square, decisamente regina della notte e in un Pub ci mettiamo a vedere anche una partita di football americano.
MERCOLEDI' 9 NOVEMBRE
Cambia il tempo, pioviggina e quindi decidiamo di passare la giornata prima gironzolando per il Rockfeller Center e la St. Patrick Cathedral, poi risalendo la 5th Avenue ci immergiamo nel MOMA (C.P.) il bellissimo museo di arte contemporanea e moderna assolutamente da non perdere. Finiamo il pomeriggio a fare shopping che risulta per noi conveniente visto il cambio con l'Euro favorevole.
Alla sera cerchiamo uno dei tanti concerti Jazz che si trovano dei giornali di annunci gratuiti in giro per la città e per finire terminaimo la serata in una discoteca all'ultimo piano di un bell'hotel sulle rive dello Hudson River… esempio di vita mondana newyorkese….
GIOVEDI' 10 NOVEMBRE
Il tempo si rimette al bello per cui iniziamo la giornata visitando due quartieri molto caratteristici di NY, il Greenwich Village con la sua bella Washington Square e Soho dove rimaniamo “imprigionati” nel famoso “Apple Store” e nei vari negozi della zona di Spring Street.
Nel pomeriggio prima del tramonto saliamo a fare un giro sull'elicottero (Liberty Helicopter, 69 $ da South Ferry) per vedere tutta Manhattan dall'alto, un'emozione unica soprattutto per me che non ero mai salito prima su un elicottero.
VENERDI' 11 NOVEMBRE
Ci svegliamo presto ed alle 9 siamo già davanti all'imbarcadero della Circle Line (C.P.) per un'altra visione di questa particolare isola da un'inquadratura ancora diversa! Passiamo davanti alla statua della Libertà e sotto il ponte di Brooklyn. Unico problema il vento gelido che arriva direttamente dall'artico... non avevo mai provato un vento gelido così intenso pur coperto, ma non avrei neppure pensato che alcuni turisti potessero essere con pantaloncini corti e ciabatte da mare!!
Ritornati sulla terraferma visitiamo il Museo di Storia Naturale (C.P.) meritevole per la costruzione neoclassica e per la famosissima esposizione di scheletri di Dinosauri.
Il pomeriggio, ultimo della vacanza, non mi resta che attraversare il ponte di Brooklyn prima con il sole che tramontava, poi ancora in senso contrario con il buio, con tutta NY illuminata, uno spettacolo unico! Che effetto l'Empire State Building che emerge sopra gli altri grattacieli con colori sempre diversi e del cui significato si può trovare tutte le informazioni sul sito www.empirestate.com
Per concludere la nostra vacanza a cena andiamo nel quartiere di East Village dove ceniamo benissimo in un ristorante thailandese il SEA acronimo di South East Asia.
Bisogna fare un po' di coda per entrare, ma ne vale la pena ed i costi sono decisamente contenuti (15 $); come non terminare la notte in un vicino vero pub irlandese con sottofondo musicale degli U2?
SABATO 12 NOVEMBRE
Ci siamo! Sta per finire la nostra avventura. L'aereo partirà alle 19 destinazione Milano via Londra.
Per concludere in bellezza la nostra vacanza ci concediamo una sosta di un paio d'ore di nuovo a Central Park dove mangiamo un gustoso hot dog sopra il campo da pattinaggio su ghiaccio circondati da grattacieli che fanno capolino tra gli alberi... questo sarà l'ultimo ricordo che porteremo con noi di questa meravigliosa settimana a New York.
CONCLUSIONI
NY è una città unica, fuori da ogni schema, viverla anche per solo una settimana è come entrare in un grande set cinematografico, dai tombini dove esce il vapore alle scale antincendio sulle facciate delle case, alle persone di tutte le razze nella metropolitana, ai grandi grattacieli pieni di luci.
Come dimenticarsi il locale di hamburger vicino al Rockefeller Center serviti dal sosia di Samuel Jackson o lo sciopero universitario a Soho dove i manifestanti ordinatamente con i cartelli chiedevano alle macchine di strombazzare in loro supporto?
Come faremo a vedere un altro parco senza famiglie che giocano a Baseball o la lanciarsi gli uni verso gli altri la palla ovale? E che dire delle nostre alzate di mano per fermare i famosi taxi gialli che tra le altre cose sono molto convenienti rispetto agli standard italiani?
E quel labirinto chiamato Metropolitana che ha stazioni dove fermato tutti i treni ed altre con solo “locali”?
Quello che è certo che al nostro ritorno vedremo ogni film sulla Grande Mela con occhi diversi e con l’espressione sorniona di chi può dire… “c’ero anche io là!”
P.S.= Un ringraziamento ai miei due compagni di viaggio i migliori che si possono avere, simpatici pazienti e soprattutto autonomi al 100%.... il terzo componente per la cronaca è tornato a casa sano e salvo attraversando con il treno mezz’europa… ma noi l’abbiamo saputo tre giorni dopo che ci aveva abbandonato a Londra….
Chi è tornato dopo due giorni non aveva più nulla da vedere…. Avevamo spolpato tutta la Grande Mela fino al torsolo!!!