I viaggi di Andrea Valenti
La Mappa dei miei viaggi
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venerdì 1 maggio 2015
RUSSIA
lunedì 4 aprile 2011
ISTANBUL
VIAGGIO A ISTANBUL
CONSIGLI
Questo diario di viaggio copre il nostro viaggio di 5 giorni nella capitale della Turchia.
Spesa complessiva per 2 persone: 1260 €, divisi in 580 € di volo, 300 € di albergo e 380 € di spese sul luogo
Guida di riferimento: Lonely Planet
Ristoranti da non perdere: Albura Kathisma (Sultanahmet), Galata Home (Galata)
Pasticcerie da non perdere: Çiğdem Pastanesi (Sultanahmet)
Non perdere: Bagno turco da Cağaloğlu Hammani (Sultanahmet)
Trasporti pubblici: eccezionali soprattutto il sistema di navigazione tra le sponde di Istanbul
1° GIORNO – DOMENICA 27 MARZO 2011
Arriviamo all'aeroporto Atatürk alle 12,40 e subito capiamo che non è semplice entrare nel paese. Infatti pur essendo l'Italia uno dei paesi privilegiati che entra con Carta d'Identità e non con il visto la coda è interminabile. Solo dopo più di un'ora lasciamo l'aeroporto.
Per arrivare all'hotel Arasta (60 € la doppia con colazione) prendiamo la Metropolitana (gettone come per ogni mezzo pari a 1,75 TL) fino a Zeytinburnu dove prendiamo l'affollatissimo ma frequentissimo Tram T1 fino a Sultanahmet e da lì in 5 minuti a piedi all'hotel.
L'hotel ha il pregio di essere proprio davanti alla Moschea Blu, vista che si gode al mattina dalla terrazza. Camere molto differenti, la nostra era davvero piccola, colazione discretamente nutriente e personale gentile. Forse il prezzo pagato è un po' eccessivo ma la posizione attaccata ai monumenti principali è ottima.
Nonostante l'arrivo oramai nel tardo pomeriggio visitiamo la Cisterna Basilica (10 TL) bella vale la visita, gironzoliamo per l'Ippodromo Romano e ci soffermiamo nella visita della bellissima moschea chiama Piccola Aya Sofia una delle più affascinanti viste nel nostro soggiorno.
Cena molto buona da Albura Kathisma (60 TL in due) per due piatti principali e due birre. I ristoranti hanno un prezzo minore che in Italia ma solo per circa un 20%.
2° GIORNO – LUNEDI' 28 MARZO 2011
Visita all'immancabile Palazzo Topkapı (20 TL) e l'Harem collegato (15 TL) entrambi da non perdere e meta di tutti i turisti di Istanbul.
A pranzo optiamo per un ottimo self service dove per 43 TL mangiamo 2 piatti principali, 2 dolci e acqua, il Konyali davanti alla stazione di Sirkeci la famosa stazione dell'orient-express.
Pomeriggio dedicato al Bazar delle Spezie, all'imponente moschea di Süleymaniye in cima all'omonima collina e nella strada che da questi conduce all'acquedotto dell'imperatore romano Valente facciamo una bella sosta nel locale Vefa Bozacısı che produce Boza e Şıra due fermentati locali da bere e da portare a casa come souvenir.
Alla sera proviamo un ristorantino nella zona turistica di Sultanahmet il Khorasani (61 TL) per 2 piatti principali, 1 birra un'acqua e un dolce. Ottimo per le grigliate, i dolci meglio invece mangiarli in pasticceria.
3° GIORNO – MARTEDI' 29 MARZO 2011
Visto che il tempo è bello trascorriamo l'intera giornata sul Bosforo. Prendiamo il traghetto da Eminönü fino all'ultima fermata di Anadolu Kavaği (15TL). Da questo paesimo saliamo a piedi fino alle rovine del castello dove si vede l'entrata del Mar Nero nel Bosforo.
Ridiscesi in paese ritorniamo ad Istanbul con l'efficiente sistema di trasporti locali, il 15A (1,65 TL) che passa ogni circa 20 min fino a Kanlica.
A questo punto facciamo una tappa per visitare la residenza del viceré d'Egitto in stile neoclassico e ristorarci con un tè nei suo bellissimi giardini.
Rientro a Üsküdar con il 15,15f o 15p che passano di continuo e da lì l'efficientissimo sistema di traghetti locali che con 1,75 TL ti portano da una sponda all'altra.
Arrivati per ciò a Kabataş risiamo con la funicolare (1,75 TL) fino a Taskim e da lì ci facciamo sommergere dal fiume di gente che percorre il modaiolo Istiklal Caddesi per giungere alla torre di Galata e al ristorante Galata House, un vero e proprio ristorante museo con specialità tipiche georgiane. (78 TL per 1 antipasto, 1 portata principale, 2 birre e 2 dolci).
4° GIORNO - MERCOLEDI' 30 MARZO 2011
Ancora bel tempo! Prima visita della giornata alla famosa Aya Sofya (20 TL) da non perdere. Poi visita all'altro mostro sacro della moschea Blu bella soprattutto se confrontata con l'Aya Sofya e al poco visitato museo dell'arte turca musulmana (10 TL).
Pranzo turistico da Karadeniz (40 TL).
Al pomeriggio ci dedichiamo al Gran Bazar: bello dal punto di vista storico e senz'altro affascinante basti pensare alle volte dipinte e alle numerose fontane all'interno, mentre meno interessante lato shopping. Un'esperienza comunque da provare!
Per cena proviamo il ristorante Sofyal.9 vicino alla fermata del Tünel, la funicolare (2,50 TL) che porta dalla stazione tramviaria di Karaköy verso Istiklal Caddesi. Attenzione che dalla fermata del tram per arrivare alla funicolare bisogna prendere il sottopassaggio e seguire le indicazioni Tünel che mancano quando si risale: la scala da prendere è quella a sinistra!
Il ristorante seppur molto affollato e turistico è consigliabile (2 antipasti, 1 birra,1 acqua per 48 TL).
Per concludere la serata andiamo a prendere due dolci nella fantastica pasticceria Çiğdem Pastanesi!
4° GIORNO - GIOVEDI' 31 MARZO
Dedichiamo la mattina alla visita dei quartieri occidentali: preso il traghetto dall'imbarcadero posto dopo il ponte di Galata e dietro la stazione degli autobus per Eyüp (1,75 TL) scendiamo alla fermata di Ayvansaray e ci incamminiamo a piedi nei confini romani segnati dalla mura dell'imperatore Teodosio II.
Dopo l'interessante Palazzo di Costantino Pofirogenito giungiamo nella splendido museo di San Salvatore in Chora (15 TL) con i suoi magnifici mosaici.
Al pomeriggio dopo un sopraluogo all'università e alla piazza di Beyazit ci dedichiamo alla principale attività ludica prima dei romani e successivamente dei mussulmani: il bagno turco!
Scegliamo il bagno Cağaloğlu, probabilmente molto turistico ma uno dei più belli e antichi da vedere.
All'entrata (20 € solo bagno turco) dividono gli uomini dalle donne. Ad ognuno danno un'intera cabina con lettino che funge da spogliatoio.
Dopo aver indossato telo e zoccoli si entra prima in una stanza tiepida e poi in una più calda dove ci si può lavare e sciacquare con acqua calda e fredda. All'interno, tutto in splendidi marmi si può entrare anche in una stanza molto più calda per espellere tutte le tossine.
Quando si decide di uscire si può rimanere nel settino dello spogliatoio ad assaporare la stanchezza che piano piano esce dal nostro corpo... davvero una bella sensazione.
Visto che si tratta della nostra ultima sera, ci concediamo un bis da Albura Kathisma e nella mitica pasticceria Çiğdem che ci mancherà tanto anche in Italia.
5° - GIORNO - VENERDI' 1 APRILE
Ultime due ore di Istanbul prima del rientro. Passeggiamo per il centro, completiamo la visita alla moschea Sokollu Mehmet molto originale e alle mura di Costantino davanti al Mar di Marmara e dopo un ultimo sguardo alla Moschea Blu e all'Aya Sofya riprendiamo il nostro tram e metro per l'Aeroporto Atatürk e l'Italia.
CONCLUSIONI
Istanbul, capitale di tre grandi imperi sicuramente è una delle mete più importanti al mondo da vedere almeno una volta nella vita.
La Turchia ci è apparsa come una nazione che da una parte ha un piede in Europa come servizi e come infrastrutture turistiche, dall'altro strizza ancora l'occhio ai vicini paesi arabi come sottolinea il sempre diffuso uso del velo, il mercanteggiare e il commercio aggressivo praticato diffusamente e molte mancanze anche igieniche.
Davvero comunque un bel posto dove trascorrere qualche giorno indimenticabile!
lunedì 23 agosto 2010
CRACOVIA
VIAGGIO A CRACOVIA
MARTEDI' 3 AGOSTO 2010 - Cracovia
Avendo soli pochi giorni da dedicare ai viaggi, per questa estate, decidiamo di visitare la città di Cracovia.
Volo Rynair da Pisa per 95 € a testa senza bagagli da stiva.
Albergo anonimo prenotato con Hotelclicks, il Wyspianski per 154 € (5 notti) a camera senza colazione. Albergo asettico, forse un albergo restaurato dal periodo comunista. Vantaggi: costa poco ed è vicinissimo alla piazza principale del centro storico ed alla stazione dei treni.
Svantaggi: le camere hanno più una grandezza da ostello che da albergo a 3 stelle.
Per raggiungere Cracovia dall'aeroporto la soluzione migliore è quella di prendere all'uscita dal gates il bus gratuito per la stazione dei treni anche se chiamarla stazione è davvero un eufemismo visto che in realtà non è che un solo binario con una pensilina tipo autobus.
In pochi minuti si è in centro nella stazione Krakow Glowny pagando a bordo il biglietto di 16 PLN. La stazione è proprio ai confini della zona pedonale di fronte ad un grosso centro commerciale in cui andremo spesso a fare la spesa dell'occorrente per la giornata.
Il tempo a Cracovia è molto variabile, arriviamo con il sole e 25 gradi ma dopo due ore già piove e ci sono dieci gradi in meno!!
Iniziamo dunque la visita della città storica passeggiando per la piazza Rynek Glowny, davvero molto bella. Per mangiare proviamo una “latteria”, un posto dove si mangia con poco piatti della cucina polacca, la “U Stasi” spendendo 25 PLN in due per due piatti principali, un contorno e due sciroppi di mele.. incredibile!
In questi posti si mangia sostanzioso, ma manca il bere perché non sembra che i polacchi bevano durante i pasti, soprattutto in questi posti molto economici. Usciti nella piazza principale non ci resta dunque che goderci il via vai delle persone davanti ad un bella birra!
Nella piazza troviamo un mercato coperto, con all’interno tanti negozietti di souvenir commerciali.
Nonostante ciò, si può sempre immaginare come sarebbe stato nel medioevo dove avere un mercato coperto era sicuramente un privilegio di una grande città.
Alla sera ceniamo veramente bene da C.K. Dezerter (70 PLN) un posticino molto caratteristico e per finire come si fa a non concludere la serata in un Vodka Bar???
MERCOLEDI' 4 AGOSTO - Cracovia
Dedichiamo la mattinata alla visita della zona del castello di Wavel, non prima di una abbondante colazione nel CityBar di via Grodka.
La collina dove sorge il castello è impressionante e molto ben tenuta. Bisogna arrivare presto perché le varie sezioni in cui è divisa la zona sono a numero chiuso. Noi abbiamo optato per visitare gli Appartamenti Reali Privati (24 PLN con guida), gli appartamenti di Stato (17 PLN) e la grotta del Drago (3 PLN).
I primi due sono davvero notevoli e vale la pena di visitarli, le grotte forse sono più un'attrazione per bimbi e non ci hanno fatto impazzire.
Oltre al castello nella collina abbiamo visitato la cattedrale limitandoci solo alle parti gratuite ma comprendenti le cappelle con i più bei sarcofaghi dei Re polacchi.
Ridiscesi nella città attraverso la grotta del Drago ci siamo incamminati per la piazza centrale dove abbiamo mangiato molto bene nel self-service “Chimera Salad Bar” per 37 PLN in due, davvero tutto buono e sostanzioso.
Al pomeriggio abbiamo gironzolato per la città vecchia non mancando di visitare la bella porta Floriana con il suo dirimpettaio Barbacane e la bellissima chiesa di Santa Maria (6 PLN). Peccato solo che il museo dei principi Czartoryski che sfortuna vuole da maggio a settembre 2010 è chiuso per lavori di restauro e le sue opere più importanti sono state trasferite a Varsavia.
Alla sera abbiamo cenato al ristorante “Pod Aniołami” (130 PLN in due) più che un ristorante un museo a cielo aperto dove oltre a godere di un'atmosfera molto medievale e rustica la qualità della cucina era davvero di alto livello.
GIOVEDI' 5 AGOSTO - Auschwitz
Dedichiamo l'intera giornata alla visita dei campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau. Per arrivarci prendiamo il BUS (20 PLN a/r) dalla stazione principale degli autobus. Il viaggio è economico anche se lungo (quasi due ore) e su un mezzo un po' sgangherato.
E' importante prendere il primo bus perché è obbligatorio visitare il sito fino alle 15 con una guida, e quella in italiano non è molto frequente.
Il costo della visita guidata di 38 PLN vale davvero il biglietto.
Il posto e gli orrendi crimini lì effettuati sono davvero agghiaccianti, ma a mio avviso ancora più agghiacciante è constatare come il processo di sterminio di massa dei “diversi” fosse così' industrializzato.
Alla sera mangiamo nel locale “Nostaligia”, un ottimo posto per gustare piatti della cucina polacca tradizionale come i pierogi. Il mangiare è molto abbondante e il ristorante ha anche un bel posto all'aperto dove gustare queste pietanze (90 PLN)
VENERDI' 6 AGOSTO – Miniere di sale di Wieliczka e Kazimierz
Al mattino presto ci svegliamo per andare alle miniere di sale della vicina cittadina di Wieliczka. Per arrivarci si può prendere il bus di linea 304 dal Centro commerciale vicino alla stazione oppure sempre vicino al centro commerciale i frequenti minibus con prezzi che oscillano tra 2,5 e 3 PLN a tratta a persona.
Le miniere si possono visitare solo con guida, e nel periodo di luglio agosto anche in italiano 2-3 volte al giorno.
Arriviamo presto sul posto anche perché è a volte le code per i biglietti sono chilometriche e prendiamo la guida in italiano delle 9,45. (65 PLN)
Il percorso è molto bello e alla fine del tour approfittiamo per vedere altre gallerie che sono adibite a museo ma spesso i visitatori non visitano. Secondo me però andrebbero viste perché sono meno turistiche e spiegano meglio la vita e gli strumenti di lavoro utilizzati per l'estrazione del sale.
A pranzo torniamo a Cracovia e ci lasciamo sbarcare dal minibus nella zona di Kazimierz, il famoso quartiere ebraico.
Qui approfittiamo per fare una pausa pranzo nel ristorante Vegano Momo, che propone ottimi piatti alternativi a prezzi davvero modici (24 PLN in due).
Al pomeriggio, dopo un improvviso e violento acquazzone, visitiamo l'atmosfera un po’ decadente di quello che prima della guerra era un fiorente quartiere. Oggi molte abitazione sembrano essere abbandonate, anche se le sinagoghe sono state restaurate così come la via Szeroka ottima per una sosta caffè.
Alla sera rientrati al centro di Cracovia proviamo un ristorante Ucraino, “Smak Ukraińsky”, folkloristico e molto buono (75 PLN).
SABATO 7 AGOSTO – Cracovia e Nowa Huta
Per l’ultima giornata decidiamo di vedere le ultime bellezze della città: in particolare al centro visitiamo il Collegium Maius dove ha studiato Copernico (12 PLN ridotto il sabato) con visita in italiano, facciamo due passi a gustarci ancora una volta la magnifica piazza, ammiriamo il Teatro “Skowackiego” e ci fermiamo in un’ottima pasticceria di via Sławkowska, “Pierkarnia” dove assaggiamo finalmente la famosa Kremówka: peccato non averla scoperta prima!!!!
Per concludere la nostra gita non ci resta che fare un giro sul tram 14 destinazione Nowa Huta, il quartiere-città costruito dai comunisti per 2.000 operai della vicina industria siderurgica. Un posto che avrebbe dovuto essere il simbolo dell’architettura del socialismo reale, ma che non è altro che una anonima periferia grigia.
Dopo un altro bel pranzo della “Chimera” non ci resta che salutare Cracovia e la Polonia dato che l’aereo già ci attende all'aeroporto
CONCLUSIONI
Una gita a Cracovia di alcuni giorni è sicuramente una meta da tenere in considerazione. Cracovia è molto signorile e mantiene intatta la sua importanza di Capitale medievale.
Inoltre la possibilità di vedere gli orrori di Auschwitz e le incredibili miniere di Sale di Wieliczka rendono estremamente varia la vacanza.
I costi sono decisamente abbordabili e il mangiare polacco a noi è decisamente piaciuto.
domenica 3 gennaio 2010
MESSICO
PROLOGO
Tutto il viaggio è stato organizzato grazie alla Lonely Planet e molti degli alberghi e dei trasporti sono stati prenotati tramite internet.
Il volo aereo è stato acquistato tramite il sito www.opodo.it per una cifra di 620 Eur a persona.
La spesa complessiva della vacanza è stata di 1,800.00 a persona e viaggiavamo in 2.
Per tutta la vacanza ad eccezione della penisola dello Yucatan sono stati utilizzati mezzi pubblici.
DOMENICA 8 FEBBRAIO 2009 – CITTA' DEL MESSICO
Partenza! Volo Delta Airlines da Malpensa delle 9,25 per Atlanta e poi dopo 5 ore di scalo volo Atlanta-Città del Messico con arrivo alle 22 ore locali. Il volo seppur lungo non è stato male anche se la Delta è una compagnia molto low-cost (consiglio di portarsi da mangiare sull'aereo!).
All'arrivo a Città del Messico dopo circa 20 ore di viaggio (sarebbero già le 5 ora italiana del lunedì) prendiamo un taxi autorizado all'uscita dell'aeroporto che ci porta direttamente all'hotel Jena preso tramite www.hotelsclick.com per 30 € a camera con prima colazione, un rapporto qualità-prezzo decisamente ottimo. L'hotel molto anni '70 ha camere pulite e spaziosissime.
L'arrivo a Città del Messico è stato forte, difficile ci sembra respirare sarà per l'altitudine o per l'inquinamento. E' molto caotica ma non sembra così congestionata come altre città del terzo mondo tipo Il Cairo.
LUNEDI' 9 FEBBRAIO – CITTA' DEL MESSICO
Sveglia alle 7 (tanto con il fuso non ce ne accorgiamo) e iniziamo a prendere la comodissima e velocissima Metropolitana in direzione stazione Norte degli autobus (2 MNX). Per arrivarci bisogna cambiare alla stazione della metropolitana di “La raza” nella quale è presente un tunnel/museo della scienza (!).
Dall'enorme stazione degli autobus prendiamo un mezzo per le Piramides della città di Teotihuacán. (31 MNX)
Il sito archeologico ci lascia senza fiato (51 MNX) e fiato, un po' per l'altitudine, un po' perché salire e scendere dalle piramidi è un'impresa davvero faticosa ma bellissima.
Alla sera siamo talmente stanchi che finiamo a letto senza cena alle 19!!! (scherzi da fuso?).
MARTEDI' 10 FEBRAIO – CITTA' DEL MESSICO
Dopo un bel sonno ristoratore siamo pronti per visitare il centro della città. Lo Zocalo, la cattedrale ma soprattutto il tempio Mayor (51 MNX) ci impegnano tutta la mattina, per fortuna troviamo un vero e proprio paradiso delle paste per ristorarci, il Cafè Popolar aperto 24 ore su 24 e con paste memorabili!
Dopo una breve visita nel bel quartiere dell'Allende, con una veloce corsa di metropolitana arriviamo davanti al museo Antropologico (51 MNX) che ci farà una panoramica completa della storia precolombiana.
La sera finalmente riusciamo ad uscire a mangiare in uno splendido ristorante, il Cafè Tacuba, che sembra un museo tanto è bello e curato (260 MNX in due persone).
MERCOLEDI' 11 FEBBRAIO - PUEBLA
Alla mattina riprendiamo la metropolitana per tornare alla stazione Norte e lasciare così Città del Messico.
Prendiamo un pullman di prima classe della compagnia ADO (120 MXN) per Puebla, ed arriviamo nella città dopo circa 2 ore di comodo viaggio.
Dalla stazione degli autobus di Puebla per raggiungere il nostro albergo prendiamo un taxi autorizado (47 MXN) che comodamente ci porterà davanti all'hotel Imperial (35 Eur, camera prenotata con www.olotels.com.)
L'hotel è in centro ma non si può certo dire che sia un'ottima soluzione. Lasciati i bagagli ci precipitiamo a vedere il centro storico, la Cattedrale e il museo Amparo, tutti molto belli.
E la sera ci godiamo nello Zocalo un po' di meritato riposo davanti ad una birra e una fettona di torta al cioccolato.
Per concludere la serata andiamo a mangiare nel consigliatissimo ristorante Sacristia dove gustiamo autentiche prelibatezze per 260 MXN in due persone.
GIOVEDI' 12 FEBBRAIO - OAXACA
Ripartiamo da Puebla prendendo un altro bus di prima classe dell'ADO per 290 MXN in direzione di Oaxaca (4,40 ore per percorrere circa 250 Km...).
Il viaggio è comunque confortevole e un po' leggendo, un po' guardando i films che vengono trasmessi ci passa abbastanza velocemente.
All'arrivo prendiamo il solito economicissimo taxi (45 MXN) per farci portare all'albergo “Las Golondrinas”, una simpatica pensioncina immersa nel verde del suo patio.
Essendo già pomeriggio inoltrato spendiamo il resto della giornata per fare un giro per la città, molto animata e piena di negozietti artigianali.
L'atmosfera è molto bohemien e sentiamo per la prima volta di essere nel vero Messico che ci aspettavamo.
La sera, stanchi del trasferimento mangiamo un boccone tranquillo nel Cafè Comala.
VENERDI' 13 FEBBRAIO – OAXACA
Come ormai è consuetudine ci svegliamo di buon ora e dopo una sosta alla lavanderia per il primo lavaggio indumenti sporchi ci dirigiamo a fare colazione da “La Brujula”.
Rifocillati prendiamo un autobus per Monte Albin (50 MXN A/R) comprensivo di una breve guida al sito. La zona archeologica (51 MXN) è a dir poco fantastica e se si pensa che quello trovato è solo il 10% di quanto ancora vi è sotto terra non si può far altro che rimanere senza parole.
Discesi per l'ora di pranzo ci accomodiamo in un ristorantino sotto i portici dello Zocalo dove siamo circondati da venditori ambulanti, suonatori e chi più ne ha più ne metta.
Visto che di venerdì all'hotel Camino Real di Oaxaca si tiene la consueta manifestazione folkloristica del ballo tipico di Oaxaca, la “Guelaguetza”, corriamo a prendere i biglietti (360 MNX).
Sembra abbastanza caro, ma considerando che si tratta di un albergo a cinque stelle ospitato in una magnifica ex-cappella di un convento e che comprende anche un'ottima cena a buffet e 2 ore di spettacolo i soldi spesi li valgono tutti.
Unica avvertenza: pur essendo compreso il vino durante il pasto, i camerieri in maniera un po' fraudolenta prima di portarlo chiedono cosa una vole bere e ripetono la domanda per tutta la serata senza specificare che ogni consumazione costa molto cara (!).
Comunque lo spettacolo è davvero bello e rientriamo soddisfatti in albergo per la notte.
SABATO 14 FEBBRAIO – OAXACA – TULA – TEOTITLAN DEL VALLE - HIERVE EL AGUA - MITLA
Dopo una magnifica colazione nel simpatico bar Cafè Los Cuiles con succo di frutta, caffè e due enormi waffles con frutta per 45 MNX a persona ci concediamo una gita organizzata per i paesini attorno alla città. (250 MNX).
Partiamo con un po' di disorganizzazione tipica messicana cambiando tre volte pulmino per prima destinazione Tula.
Tula è un paesino distante 10 km dalla città famoso per aver un albero che si dica sia il più grosso al mondo della sua specie e che abbia almeno 1000 anni. Subito dopo abbiamo proseguito per Teotitlán del Valle per una spiegazione su come gli artigiani fanno i tappeti e come il colorano con pigmenti naturali.
Finita questa interessante spiegazione il viaggio prosegue per le cascate di Hierve El Agua, una formazione calcarea molto spettacolare anche se per arrivarci la strada non si può dire sia comoda viste le buche, lo sterrato e le numerose curve. (15 MNX).
Dopo un pranzo luculliano a buffet (200 MNX) visitiamo le piccole ma interessanti rovine di Tula (37 MNX) e per finire visitiamo una fabbrica di Metzcal che per poco non ne usciamo ubriachi da tanti assaggi ci fanno fare.
Rientrati per l'ora di cena a Oaxaca, ci immergiamo nei festeggiamenti per San Valentino, molto folkloristici che danno sempre di più quell'immagine festaiola della città che già avevamo intuito.
Oramai a notte inoltrata ripassiamo per l'ultima volta dal nostro affezionato Cafè Los Cuiles per due succulenti panini farciti (75 MNX).
DOMENICA 15 FEBBRAIO – PUERTO ESCONDIDO
Dopo essere stati indecisi se prendere il volo Cessna 13 posti dell'Aerotucan oppure andare con un pulmino “express” verso Puerto Escondido, scegliamo questa ultima soluzione in quanto per prendere il biglietto aereo saremmo dovuti andare la mattina del giorno precedente all'aeroporto con il taxi e avremmo perso le escursioni già in programma e comunque saremmo partiti alle 12 perdendo tutta la mattinata ugualmente.
Per cui optiamo per il divertentissimo ma scomodissimo viaggio in pullman (150 MXN) che attraversa tutta la Sierra Madre do Sur in un continuo di buche, curve e stramaledetti “topas”, dossi artificiali in cemento che vengono messi sulla strada al fine di far rallentare i veicoli.
Il viaggio però ci offre una visione unica sia delle montagne che della gente che sale e scende ad ogni angolo di strada che di “autogrill” davvero rustici.
Dopo 6 ore di curve e sobbalzi arriviamo finalmente a Puerto Escondido dove alloggiamo all'hotel Casablanca (400 MXN), un hotel molto centrale ma anche spartano.
Non paghi del viaggio ci incamminiamo verso la bahia Puerto Angelito che ha spiagge molto belle e riparate per fare il bagno visto che non ci interessava la spiaggia del surf.
Alla sera cena molto buona e romantica sul mare da Pascal (445 MXN in due) e dopo qualche Margarita il sonno ci ha preso il sopravvento.
LUNEDI' 16 FEBBRAIO – PUERTO ESCONDIDO
Per fare colazione ci dirigiamo sulla famosa spiaggia di Zicatela, per osservare la famosa onda da surf. Troviamo un ottimo bar con connessione wi-fi gestito da un italiano di Verona che si chiama “La Hosteria” che serve fantastici frullati di frutta. Davvero da non perdere!
Da lì un corsa con gli economicissimi taxi verso la “Bahia Carrizalillo” consigliataci dal gestore veronese e dove ci siamo potuti trastullare vicino al mare sotto le palme.
Alla sera abbiamo preso un pullman OCC in direzione San Cristobal de las Casas (446 MNX) che seppur un po' scomodamente ci ha portato nel cuore del Chiapas
MARTEDI' 17 FEBBRAIO – SAN CRISTOBAL DE LAS CASAS
Arriviamo nel cuore del Chiapas al mattino presto e subito andiamo con un taxi nell'albergo che avevamo prenotato l'Hotel de Jardines. La camera che ci hanno dato era molto bella, poi però ci hanno detto che il nostro albergo non era l'hotel Jardines del Centro ma l'hotel Jardines del Cerrillo.
Un po' per lo spostamento repentino, un po' perché il secondo albergo non era all'altezza del primo, in questa struttura ci rimarremo solo una notte cercando di meglio (32 Eur a camera).
Nonostante questo piccolo contrattempo già dal mattino siamo in giro per la città che è davvero fantastica, piena di puro spirito chiapesco, dove un po' da tutte le parti si respira la contrapposizione tra l'esercito Zapatista e le forze governative, non tanto a suon di armi ma di campagne pubblicitarie.
Visitiamo anche il museo del Cafè (25 MXN), non particolarmente interessante a mio avviso ma comunque un contributo per le popolazioni locali impegnate in questa attività.
Girovagando per la città ci imbattiamo per il bel negozio di ambra “Lagrimas de la Selva” ottimamente gestito da Alessandro un cagliaritano trasferitosi in Chiapas da 9 anni.
Alessandro oltre ad essere molto simpatico è anche competente e spiega a noi ed a un gruppo di turisti le differenze tra le varie Ambre del mondo ed alcuni trucchi per evitare le classiche “patacche” da turisti. Davvero una bella esperienza entrare dentro questa fabbrica dove lavorano direttamente davanti ai nostri occhi l'ambra.
Alla sera ceniamo presso il ristorante Plaza Real (264 MXN in due), molto elegante inserito nel vecchio parlamento del Chiapas, anche se le porzioni ottime non erano abbondantissime.
Per concludere la serata partecipiamo ad un evento teatrale molto interessante, “Palenque Rojo”, che attraverso ballerini eccellenti mette in opera una leggenda scritta sulle piramidi di Palenque e narrata completamente in lingua Maya.
MERCOLEDÌ 18 FEBBRAIO – SAN CRISTOBAL DE LAS CASAS – CHOMULA – ZINACANTAN
Cambiamo hotel e ci trasferiamo nel consigliatissimo vicino Casa Vieja restaurato magnificamente da un architetto e con bellissimi patii tropicali. (700 MNX a camera)
Dopo un'abbuffata di paste dalla mitica pasticceria “Dona Isabel” vicino alla cattedrale ci presentiamo davanti alla croce piantata sulla medesima piazza alla ricerca di “Alex & Raul” che organizzano tour nei vicini villaggi indios. Stando sulla piazza e gironzolando vengono loro a cercare turisti. (150 MXN ingressi compresi)
Alle 9,30 partiamo con un piccolo pulmini 9 posti e con una guida locale (in inglese) davvero molto personalizzata.
Prima tappa Chomula dove i riti maya si mescolano alla religione e per noi che vi arriviamo a carnevale si mescolano anche con questi riti. Chomula e la cultura locale è indescrivibile, polli che vengono sgozzati in una chiesa riempita di erba, musiche e scoppi di petardi ad altezza uomo, insomma se non fosse vero e non per turisti si direbbe davvero di essere al circo. A questo aggiungere che non si possono fare foto perché altrimenti si ruba loro l'anima è un attimo....
Dopo un paio d'ore ripartiamo per Zinacantan dove anche qui le tradizioni maya e quelle cattoliche si sono mescolate dando origine ad una peculiare cultura, entriamo in una loro casa, vediamo il loro artigianato e mangiamo le loro toritillas appena fatte... lasciando perdere l'igiene semplicemente gustosissime.
Al rientro ci dedichiamo a fare un po' di shopping e goderci il fascino della città chiapateca fino alla cena prezzo “El gato gordo” un mix tra un bar, un ristorante e un centro sociale.
Si mangia bene ma soprattutto si ascolta musica inneggiante al sub-comandante Marcos ed agli zapatisti... davvero molto pittoresco!!
GIOVEDI' 19 FEBBRAIO – AGUA AZUL – MISOL HA – PALENQUE
Per lo spostamento San Cristobal de las Casas – Palenque abbiamo utilizzato un escursione/trasferimento americana chiamata Wayak Bus (www.wayakbus.com) che per 30 Usd ti vengono a prendere nel tuo albergo di San Cristobal e ti portano fino all'albergo di destinazione passando per le due cascate (ingressi compresi nel biglietto), davvero molto comodo e utile.
Quando ci vengono a prendere scopriamo addirittura di essere gli unici passeggeri del bal pulmino che tra una curva e l'altra ci porta dopo un paio d'ore alla prima tappa di Agua Azul dove sostiamo per un'oretta e ci avventuriamo tra giungla e cascate: bellissime!
Ripreso il cammino dopo 45 minuti si arriva a Misol-Ha impressionante salto d'acqua di 35 metri ed infine al pomeriggio come promessoci arriviamo all'albergo Chablis (32 Eur la doppia) prenotato con www.olotels.com., un bell'hotel nella zone centrale di Palenque ma in mezzo al verde.
La sera ci rifocilliamo in un ottimo ristorante, “Las Tinajas” dove per 200 MXN in due mangiamo ottime specialità messicane.
VENERDI' 20 FEBBRAIO – PALENQUE
Ovviamente ci attende la solita sveglia mattiniera e dopo aver preparato i bagagli per la futura notte di trasferimento partiamo alla volta delle rovine di Palenque.
Prima di tutto però facciamo un buona sosta presso il bar Metzabok e da lì prendiamo il bus collettivo Chambalù (20 MXN a/r).
Per le rovine prima si deve entrare nel parco di Palenque (25 MXN) e poi nelle rovine vere e proprie (51 MXN).
Il caldo umido della giungla, l'immensità del sito e le varie “scalate” ai templi non rendono la visita facile ma decisamente bella ed interessante.
Imperdibile secondo noi anche il museo del sito archeologico e tutta l'atmosfera da assaporare con la dovuta calma
Alla sera alle 20, stanchi ma felici ci imbarchiamo per un bus per Cancun (667 MXN) dove arriveremo la mattina dopo al limite del congelamento....
SABATO 21 FEBBRAIO – TULUM
Arrivati alla stazione degli autobus di Cancun, andiamo a ritirare la nostra auto prenotata su www.rentacarcancun.com dal vicino centro (209 Eur x 7 giorni). Dopo un sacco di firme burocratiche a ribadire ciò che avevamo flaggato su internet come assicurazione ci forniscono un'auto di categoria superiore a quella da noi scelta, una neon Dodge del 2006, un po' un'auto sportiva da poveri, con qualche ammaccatura ma tutto sommato in ordine con tanto di cambio automatico.
Arrivati un po' sconvolti a Tulum zona hoteliera prendiamo posto da Zahra, un eco villaggio fatto di capanne e casupole un po' spartane ma con una posizione invidiabile a due passi dalla mare.
E quindi mare! Dopo un bel pomeriggio di sole, palme, mare e margarita andiamo in centro a Tulum a caccia di cibo. Lo troviamo dal buon ristorante “El mariachi” dove ci facciamo un bel piattone di pesce alla messicana (280 MXN in due).
DOMENICA 22 FEBBRAIO – TULUM
Sveglia nel relax più totale, mettiamo le ciabatte e siamo già in spiaggia!! Il sole scotta all'impossibile e solo il fatto che ci sia vento ci salva almeno temporaneamente perché alla sera saremo tutte e due ustionati!
A Tulum le spiagge solo bianche con le palme e il mare ha dei colori bellissimi, la zona però non è adatta allo snorkeling perché ci sono troppe onde, ma per rilassarsi è veramente il massimo.
A pranzo decidiamo di andare a mangiare alla Bahia Soliman da “Oscar y Lalo” dove le porzioni sono davvero abbondantissime (240 MXN)
Alla sera stanchi della giornata di mare rimaniamo nella zona hoteliera cenando da “Piedra Escondida”, scelta che si è rivelata non ottimale, l'ambiente è molto elegante ma le porzioni ed il servizio non sono all'altezza del posto davanti allo splendido mare di Tulum.
LUNEDI' 23 FEBBRAIO – CHICHEN ITZA
Partenza presto per andare a vedere il sito più famoso di tutto il Messico: Chichen Itza.
La strada non è delle migliori ma in poco più di due ore siamo a Piste, il paesino vicino a Chichen Itza. Il sito (110 MXN compreso lo spettacolo notturno suoni e luci) merita la fame che ha anche se a dire il vero è letteralmente preso d'assalto da orde di barbari turisti provenienti dai resort delle vicine Cancun e Playa del Carmen.
Per il pranzo di rilassiamo nel bel ristorantino Sayil al fresco dell'ombra del bel giardino.
Al pomeriggio nella pausa tra la visita del sito e lo spettacolo serale ci concediamo una pausa nuotando nel bel Cenote Dzitnup (25 MXN) vicino a Valladolid.
Lo spettacolo suoni e luci è carino, soprattutto perché ci ha permesso di vedere questo sito in una maniera un po' insolita.
MARTEDI' 24 FEBBRAIO – TULUM
Dopo la giornata precedente al mattino non vediamo l'ora di rilassarci tra le onde della spiaggia del Cabanas Copal, la struttura gemella alla nostra nella riviera Maya.
Dato che il pomeriggio il tempo si annuvolava un po' ne approfittiamo per visitare il sito archeologico di Tulum (51 MXN) davvero molto bello e soprattutto molto scenografico così affacciato sul mare turchese.
Alla sera proviamo il ristorantino Charlie's dove si mangia molto bene e dove si esibiscono anche complessini musicali della zona.
MERCOLEDI' 25 FEBBRAIO – PUNTA ALLEN
Giornata dedicata al mare della costa Maya. Dopo 50 km di sterrato e buche finalmente arriviamo a Punta Allen, un vero paradiso dove le poche case si affacciano tra mare e laguna e le palme arrivano fin sotto le case.
Qui la corrente elettrica arriva solo poche ore al giorno e grazie anche all'unione con una coppia di tedeschi prendiamo ci facciamo trasportare in banca per un'ora e mezzo sia verso la barriera corallina che nella splendida laguna.
E' indescrivibile vedere da vicino tartarughe, delfini e i bellissimi uccelli di questo ecosistema... per poco perdiamo il contatto ravvicinato con il coccodrillo... sarà per la prossima volta!!
Alla sera torniamo a cena dal ristorantino El Mariachi per una bella cenetta.
GIOVEDI' 26 FEBBRAIO – COBA – TULUM
Visto che al mattino il cielo sembra un po' nuvoloso decidiamo di andare a Coba, sito maya non distante da Tulum.
Dopo un'ora di macchina siamo dentro quest'immenso sito (51 MXN) dove per girarlo affittiamo anche due biciclette per 30 MXN.
Cobà è molto bello da vedere perché a differenza di altri siti archeologici deve essere ancora sistemato del tutto, ma per questo è molto affascinante.
Tra le varie cose che abbiamo visto sicuramente la più affascinante è la piramide Nohoch Mul con una spaventosa rampicata!
Pomeriggio riapertosi il sole approfittiamo per tornarcene a godere il mare caraibico di Tulum ed alla sera per la terza volta ci rifocilliamo da El Mariachi sperando di poter gustare l'aragosta che sfortunatamente con avevano pescato
VENERDI' 27 FEBBRAIO – TULUM
E' il nostro ultimo giorno pieno in Messico, tre settimane sono davvero volate e solo per vedere lo Yucatan come avremmo voluto ce ne vorrebbero altrettanto!!!
Anche l'ultimo giorno lo passiamo sulla spiaggia concedendoci un Temazcal presso il MayaTulum (50 Usd).
Il Temazcal è un'antica preghiera maya che si concretizza attraverso un bagno di vapore. Un'esperienza davvero interessante per capire ancora di più l'usanza tipica di questo fantastico popolo precolombiano.
Quando terminiamo questo rituale è già tardi e non ci resta che dormire l'ultima notte a Cancun presso l'hotel Batab, comodo con la stazione degli autobus dove avremmo dovuto riconsegnare la macchina la mattina seguente per prendere il volo Delta da Cancun a Milano via Atlanta, termine della nostra vacanza.
CONCLUSIONI
Il Messico è più di un viaggio, sono almeno 4, tanti sono i paesaggi che abbiamo attraversato, dal deserto di cactus dell'altopiano centrale, alle calette del Pacifico con le loro palme e banani, ai pini del Chiapas fino al mare turchese ed ai Cenotes dello Yucatan.
Il contatto con gli Indios, l'architettura precolombiana e il mare dei due oceani con i loro colori completano il resto.
Inoltre il Messico ci è apparso molto organizzato e facile davvero da visitare anche senza nessun “appoggio” esterno.